Cervo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
+2
Riga 3:
Citazioni sul '''cervo'''.
 
*''E fu così che col cuore in gola | un agguato al daino io tendevo | ed invece venne il cervo | che davanti a me si fermò. | «Piango il mio destino, | io presto morirò | ed in dono allora | a te io offrirò | queste ampie corna, | mio buon signore, | dalle mie orecchie | tu potrai bere, | un chiaro specchio | sarà per te il mio occhio, | con il mio pelo | pennelli ti farai | e se la mia carne cibo ti sarà, | la mia pelle ti riscalderà | e sarà il mio fegato | che coraggio ti darà».'' ([[Angelo Branduardi]])
*Fra gli animali selvatici che hanno quattro zampe, il cervo sembra non sia fra i meno intelligenti. Questo animale, infatti, genera nei pressi delle strade (dove le bestie feroci, per via degli uomini, non si avvicinano) e, quando partorisce, la prima cosa che fa è mangiarsi la placenta. [...] Inoltre abbandonano le corna in luoghi impervi e difficili da scovare (da qui viene anche il proverbio «dove i cervi perdono le corna») perché, avendo perduto le armi con cui difendersi, hanno cura di non farsi vedere. ([[Aristotele]])
*Gli Uomini possono scegliere. Non sono nati per divorare le membra del Cervo. ([[Piero Bevilacqua]])
*''Il tuono fa partorire le cerve''. (''[[Salmi]]'')