José Saramago: differenze tra le versioni

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*Il [[viaggio]] non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. (da ''Viaggio in Portogallo'')
*Lì rimasero per più di due ore il [[cane]] e il suo padrone, ciascuno con i propri pensieri, ormai senza [[lacrime]] piante dall'uno e asciugate dall'altro, chissà, forse in attesa che la rotazione del [[mondo]] rimettesse tutte le cose ai loro posti, senza dimenticarne qualcuna che fino ad ora non è ancora riuscita a trovare il proprio. (da ''La caverna'')
*La [[gioventù]] non sa quel che può, la maturità non può quel che sa. (da ''La caverna'')
*Ma la vittoria della [[vanità]] non è la modestia, tanto meno l’umiltà, è piuttosto il suo eccesso. (da ''Memoriale del convento'')
*Mi ami?, e lei se ne sta zitta, guardandolo soltanto, impassibile e distante, rifiutando di pronunciare quel no che lo distruggerà, o quel sì che li distruggerebbe, concludiamone dunque che il mondo sarebbe assai migliore se ciascuno si accontentasse di quello che dice, senza aspettarsi che gli rispondano, e soprattutto senza chiederlo né desiderarlo. (da ''Storia dell'assedio di Lisbona'')