Mario Rigoni Stern: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Mario Rigoni Stern==
*Ce ne fossero tanti, oggi, di scrittori e uomini come lui! Ricordo di averlo incontrato un giorno lontano – anni Sessanta – a un dibattito televisivo dove si parlava di animali e natura. Naturalmente venni considerato un “nemico degli animali e della natura” perché cacciatore e tutti mi furono contro. Solo [[Fabio Tombari]] venne a sedersi vicino a me, dalla mia parte. Gli ricordai che di lui avevo letto, in prigionia e chissà come capitati nel lager, due libri: Tutta Frusaglia e Il libro degli animali. Fummo subito amici. Caro, vecchio Fabio!<ref>Asiago, 12 gennaio 1996; citato in AA.VV., ''Omaggio a Fabio Tombari'', Guaraldi, Ancona, 1996, p. 260.</ref>
*La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto, far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.
*{{NDR|Sul [[K2 (caso)|caso K2]]}} Come la gran parte degli italiani non avevo ancora la televisione e fu dalla radio, la mia prima fonte di informazioni, che seppi di Compagnoni e Lacedelli. Fui felicissimo, anche se dopo aver girato l'Europa scossa dalla guerra come soldato e come prigioniero il mio nazionalismo poteva dirsi affievolito. Era una bella impresa e tanto mi bastava. Tuttavia, ripensandoci, una punta di orgoglio nazionalista era emersa in me. Finalmente gli italiani tornavano a farsi sentire! Poi ho seguito sui giornali l'altalena delle polemiche fino al recente documento dei tre saggi voluto dal CAI, e sono sinceramente contento che Bonatti abbia ottenuto quanto da tempo andava chiedendo.<ref>Dall'edizione speciale supplemento a ''[http://www.passionemontagna.it/Edicola/LoScarpone/062004.htm Lo scarpone]'', n. 6, giugno 2004.</ref>
*Domando tante volte alla gente: avete mai assistito a un'alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall'uomo vi può dare, questo spettacolo della natura.<ref name="Ritratti MRS">Citato in ''Ritratti: Mario Rigoni Stern'' 2006.</ref>