Umberto Galimberti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 34:
*In questo senso è possibile dire che sia la [[scienza]], sia l'utopia, sia la rivoluzione sono animate da una visione del tempo e della storia profondamente religiosa, dove alla fine si realizza ciò che all'inizio era stato annunciato.
*La [[Chiesa]] se n'è accorta già all'epoca di [[Galileo]], e, senza farsi ingannare dalla visione religiosa della storia sottesa sia alla [[scienza]], sia all'[[utopia]], sia alla [[rivoluzione]], è entrata in conflitto con queste versioni secolarizzate del tempo escatologico, perché ha capito che lo corrodono all'interno fino a farne smarrire la traccia, con danni irreversibili per gli apparati (le Chiese) che hanno il loro fondamento e la loro giustificazione nella visione escatologica del tempo e della storia. Questo è quanto ci insegna la storia e lo stato dei fatti ci conferma.
*Per crescere i figli in modo felice c'è una sola soluzione: le relazioni d’affetto, sia che si tratti di una coppia etero sia che si tratti di una omosessuale. Là dove vige l'amore si cresce bene, là dove vige la violenza o il gelo emotivo si cresce male.<ref>Dalla trasmissione televisiva ''Anno Uno'', La7, 4 giugno 2015; citato in ''[http://www.announo.tv/2015/06/galimberti-e-sufficiente-lamore/ Galimberti: "L'amore è l'unico strumento per crescere bene i figli"]'', ''Announo.tv'', 4 giugno 2015.</ref>
*Sempre in conformità al comando di [[Dio]] che assegna all'uomo il dominio della natura (Genesi, 1,1-5), la [[scienza]] moderna finirà poi col sottrarre questo dominio a Dio che, essendo sempre meno accessibile alla ragione, finisce con l'essere sempre più confinato nella fede. Prendendo il posto di Dio, la ragione diventa legislatrice; non "impara" dalla natura, come succedeva quando la natura era considerata il disegno dispiegato di Dio, ma, come dice Kant, obbliga la natura a rispondere alle sue interrogazioni. In questo modo la natura non ha in sé alcun senso se non quello che assume all'interno del progetto umano che tende a farne un fondo a disposizione dell'uomo. Oggi la scienza, non in chi la pratica, ma in chi (e siamo tutti noi) ripone in essa speranze, se non di salvezza, certamente di salute, guarigione, progresso, crescita, continua ad alimentarsi di ideologia religiosa, anche se la sua pratica effettiva prescinde da questa ideologia e procede come se Dio non fosse.