Nico Perrone: differenze tra le versioni

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*Apprezzato all'estero, soprattutto a Parigi, in patria dava fastidio e poco a poco venne messo in un canto, soprattutto da quando denunciò l'opacità dell'"affare Moro" e mise alla gogna i "professionisti dell'antimafia" [...]. Fu investito da un uragano d'invettive. Non era un moralista. Era una persona perbene. Non aveva bisogno di codici etici per tenere la schiena dritta. ([[Aldo A. Mola]], "Giornale del Piemonte", 29 marzo 2015)
*È pieno di "cose" questo agile e apparentemente esile La profezia di Sciascia di Nico Perrone. In realtà, l'aspetto, il formato non deve trarre in inganno: non è affatto esile, tutt'altro; è robusto e, appunto, pieno di "cose", "argomenti": idee, opinioni che non saranno (anzi, sicuramente, dati i tempi che si vivono) maggioritarie e dominanti; ma sono il lievito di quel pensiero destinato a durare; e alla fine, "vincere". È un baedeker da compulsare, dopo averlo letto, scegliendo magari un brano a caso, con la certezza che un "caso" non sarà mai, se l'occhio indugerà in quel particolare brano: che le coincidenze hanno una loro logica, pur sfuggente, a volte. ([[Valter Vecellio]], ''L'opinione'', 8 aprile 2015)
*nel 1987 Sciascia scrisse un famoso articolo: “I professionisti dell’antimafia”, che provocò una polemica furibonda nella quale fu investito da dissensi ed autentici insulti,soprattutto da parte di ''Repubblica'', ma anche di altre testate e difeso dal solo “Corriere” che aveva pubblicato il pezzo. La storia è oggi ricostruita puntualmente, anche sulla base di quattro lettere inedite di Sciascia, da Nico Perrone […] che ricorda come il titolo, per la verità, era ingannevole: non lo aveva scelto l’autore, ma era, come di consueto, un redazionale. ([[Aldo Giannuli]], ''aldogiannuli.it'', 26 aprile 2015)
*il delizioso librino di Nico Perrone, La profezia di Sciascia, proposto da Archinto, che raccoglie pure una conversazione con lo scrittore del 1978, "durata due intere giornate", alla quale s'aggiungono quattro lettere inedite che Sciascia scrisse a Perrone tra il luglio del 1988 e il gennaio del 1989. ([[Massimo Onofri]], ''Avvenire'', 26 agosto 2015)
*il libretto di Nico Perrone [...] fa seguito a una sua densa introduzione sul profilo politico dello scrittore. (Massimo Raffaelli, ''il manifesto'', "Alias", 20 settembre 2015)
*Una lunga riflessione sulla figura dell’intellettuale impegnato attivamente precede la conversazione con lui, frutto di minuziosi appunti, a Roma, nell’autunno del 1978. Le idee sono espresse da Sciascia con risposte decise e fulminee. Seguono quattro lettere dello scrittore che esplorano la situazione del tempo con riferimenti precisi al caso Mattei e alla scomparsa di Mauro De Mauro. È una chicca, questo piccolo libro, da leggere per ricordare, per riflettere su un passato non tanto lontano quasi dimenticato. (Anna Grazia D’Oria, ''L’immaginazione'', n. 290, novembre-dicembre 2015)
*una conversazione con lo scrittore del 1978 e quattro lettere inedite che Sciascia scrisse all’americanista Perrone in un periodo cruciale della sua vita (luglio 1988 - gennaio 1989) quando fu sotto attacco per l’articolo sui ''Professionisti dell’antimafia'' da parte di un largo fronte di intellettuali e politici, che si spinse fino al dileggio e all’infamia, e lo scosse profondamente accelerando il male che lo avrebbe portato alla morte. (Antonio Motta, ''L’attacco'', 22 dicembre 2015)
 
==''Il segno della DC''==