Alain-Fournier: differenze tra le versioni

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*Questo corpo così dolcemente riapparso, non è spogliandolo che lo conosceremo meglio; da secoli, nel clima dei nostri paesi, esso è vestito; della nostra infanzia noi gli conosciamo questa veste.
*È segretamente, gravemente, che si sono spogliate le nostre contadine feconde che hanno partorito la nostra razza; in fondo alle vaste stanze oscure, accanto ai grandi letti sopraelevati come troni, dietro la tenda di cretonne blu, che, da secoli, chiude l'alcova contadina.
 
{{NDR|Alain-Fournier, ''Le corps de la femme'', saggio pubblicato in la ''Grande Revué''; citato in prefazione a ''Il grande amico Meaulnes'', traduzione di Giuliano Gramigna, Garzanti 1965.}}
 
==''Il grande amico''==
===[[Incipit]]===
Arrivò a [[casa]] nostra una domenica di [[novembre]] del 189...<br>Continuo a dire «a casa nostra» anche se la casa non ci appartiene più. Abbiamo lasciato il [[paese]] da quindici anni e certo non ci torneremo mai più.<br>Allora abitavamo l'edificio del «Corso Superiore» di Sainte-Agathe. Mio [[padre]], che io chiamavo «signor Seurel» come tutti gli altri allievi, dirigeva tanto il Corso Superiore, per il diploma di maestro, quanto il Corso Medio. Mia madre insegnava nelle classi elementari.<br>Una lunga casa rossa, all'estremità del paese, con cinque porte a vetri e rampicanti di vite vergine; un cortile smisurato, con un portico e lavanderia, che apriva verso il villaggio un grande portone; a nord un cancelletto sulla [[Via|strada]] per la stazione distante tre chilometri; a sud e dietro, campi, giardini, prati che arrivavano a toccare i sobborghi: ecco l'aspetto sommario di quella casa dove passai i giorni più tormentosi e dolci della mia [[vita]] – dalla quale si gonfiarono, per ritornare poi a spezzarsi come onde su uno scoglio solitario, le nostre avventure.
 
===Citazioni===
*La nostra avventura è terminata. L'[[inverno]] di quest'anno è morto come la tomba. Forse quando moriremo, forse soltanto la [[morte]] potrà darci la chiave e il seguito e la fine di questa avventura mancata. (p. 166)
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*Un testo simbolista famoso. ([[Giuliano Gramigna]])
 
==Bibliografia==
{{NDR|*Alain-Fournier, ''Il grande amico'' (''Le grand Meaulnes''), traduzione di [[Giuliano Gramigna]], Garzanti 1972.}}
{{NDR|*Alain-Fournier, ''Le corps de la femme'', saggio pubblicato in la ''Grande Revué''; citato in prefazione a ''Il grande amico Meaulnes'', traduzione di Giuliano Gramigna, Garzanti 1965.}}
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori francesi|Alain-Fournier]]