Stefan Zweig: differenze tra le versioni

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→‎Erasmo da Rotterdam: Amplio citazione.
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*[...] nel secolo dell'angusto fanatismo dogmatico questo grande umanista pronunzia la parola mirabile e amplificatrice: «Dovunque tu trovi la verità, considerala cristiana». In tal modo sono gettati i ponti verso tutte le epoche e le terre. [...] Nulla che abbia mai rappresentato un valore notevole dell'etica o dell'ingegno, secondo la concezione erasmica potrà venire separato dal cristianesimo con rigido argine, giacché nell'ambito umano non vi sono verità cristiane o pagane, ma in tutte le sue forme la Verità è divina. (da ''Gli anni della maturità'', p. 67)
*Il nome di Erasmo al principio del secolo sedicesimo si tramuta da fama letteraria in energia incomparabile; se egli fosse di animo audace, potrebbe valersene come dittatore per una impresa di riforma universale. Ma l'azione non è il suo elemento. Erasmo può chiarire, ma non plasmare, preparare ma non concludere. Non è il suo nome che brillerà in fronte alla Riforma: un altro raccoglierà la messe da lui seminata. (da ''Gli anni della maturità'', p. 71)
*[...] [[Huldrych Zwingli|Zwingli]] ha fissato mirabilmente il contrasto di carattere fra i due rivali in una immagine, paragonando Lutero ad Aiace, Erasmo a Odisseo. Aiace-[[Martin Lutero|Lutero]], uomo di coraggio e di guerra, nato alla lotta e che nella lotta soltanto può vivere, Odisseo-Erasmo, capitato per caso sul campo di battaglia, felice appena gli è dato ritornare alla sua pacifica Itaca, all'isola beata della contemplazione, al mondo dello spirito, dove le vittorie o le sconfitte terrene appaiono nulle in confronto alla presenza invincibile ed eterna delle idee platoniche. (da ''Il grande avversario'', p. 103)
 
==''Il candelabro sepolto''==