Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (terza stagione): differenze tra le versioni

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*'''Paul Radin''': Questa sera, amici miei, andrete tutti al diavolo e non si tratta di un modo di dire. Sapete perché ho costruito questa stanza? Le pareti, di cemento e acciaio, sono spesse quarantacinque centimetri e attorno sono rafforzate da quindici centimetri di piombo. Ho un gruppo elettrogeno personale e un mio sistema di aerazione. Sì, proprio così. E là fuori, oltre quella porta, c'è un magazzino grande come un deposito. Lei se ne intende di logistica, colonnello e sa perché ho affrontato un tale sforzo e una tale spesa? Semplice. Per una veglia, amici miei. Per attendere il conto alla rovescia. Sì, sono stato insieme a re e magnati, proprio come ha detto lei, signora Langsford. Sono stato con loro e li ho ascoltati. Io marcio coi tempi e di solito li anticipo. Io so cose che avverranno e pago per questo servizio. Quarantotto ore fa ho ricevuto una notizia molto interessante, una cosa di cui forse solo sei uomini al mondo sono a conoscenza oggi. Il mondo giungerà al suo termine questa sera, signora e signori. Alle undici e tre quarti le città scompariranno, scomparirà il paese. A mezzanotte e trenta minuti non ci sarà più il mondo. Loro stanno per bombardarci e noi per bombardare loro. All'alba ci saranno soltanto macerie e cadaveri. E tutto comincerà tra pochi minuti. Sentirete delle sirene, tra poco. Sarà l'allarme rosso. Significa che i loro missili stanno arrivando e i nostri partiranno subito dopo.<br>'''Colonnello Hawthorne''': E solo lei potrà sopravvivere, signor Radin: vuol dire questo?<br>'''Paul Radin''': Sì, io sopravvivrò, reverendo. Sono a dieci metri sottoterra. Lei cosa vuole, reverendo? Desidera sopravvivere? E voi altri desiderate sopravvivere? O dovrò essere l'unico uomo privilegiato?
 
*Qui è la Protezione Civile. Il comando di difesa aerea ha appena dato l'ordine di correre ai rifugi. Questa non è un'esercitazione. Ripeto: non è un'esercitazione. Un attacco da parte di forze nemiche è previsto da un momento all'altro. Dirigetevi immediatamente al rifugio più vicino. Se vi trovate in casa, recatevi al rifugio o nelle cantine. Se non avete un rifugio o una cantina, rimanete al centro della casa. nella stanza che conti il maggior numero di pareti tra voi e l'esterno. Portate con voi una radio. Se vi trovate in un edificio pubblico, recatevi nelle cantine o nei sotterranei. Dovrete restare nei rifugi finché non vi verrà comunicato che è possibile uscire. Non è un'esercitazione. Questo è un ordine della Protezione Civile. ('''Voce registrata''')
 
*Se questo dev'essere il mio ultimo quarto d'ora sulla terra preferisco passarlo con un gatto randagio o da sola a Central Park o in una città abitata da estranei di cui non conosco nemmeno un nome. ('''Maestra Langsford''')