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*Trent'anni prima dell'avvento al potere di Hitler, lo scrittore [[Heinrich Mann]], uno dei padri del romanzo realista tedesco, tratteggiò il colorito personaggio di Diedrich Hessling, interprete del suo «Il suddito», dato alle stampe nel 1914. Questo signor Hessling, dottore in chimica, è l'archetipo di quello che sarà, di lì a pochi decenni, il tedesco sotto il nazismo.
*«Hitler», scrive [[Golo Mann]] nella sua ''Storia della Germania moderna'', «aveva creduto temporaneamente a confuse teorie economiche rivoluzionarie, ma le aveva rapidamente abbandonate quando notò che queste teorie gli nuocevano presso i ricchi industriali. In fondo, l'economia non interessava l'opportunista. Essa era una cosa secondaria e vi dovevano provvedere gli specialisti, gente che non sapeva fare altro. L'essenziale era la politica da cui dipendeva tutto il resto. L'essenziale era il potere».<br />Il [[nazismo]] riuscì a tirar fuori dalla sua rozzezza culturale tutta la furberia necessaria per fornire alla coscienza degli intellettuali gli alibi di cui potevano necessitare. Erano circostanze appartenenti alla storia della cultura tedesca e, quando non vi appartenevano, ve le si poteva ricondurre con qualche manipolazione.
*La teoria del [[oltreuomo|superuomo]] di [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] fu saccheggiata dai nazisti e presentata come pensiero precorritore delle teoriche hitleriane mentre veniva da un filosofo il quale aveva potuto scrivere che quasi tutti i processi di trasformazione violenta si rivelavano «una patetica e sanguinosa baracconata».
 
==Bibliografia==
{{NDR|*Alberto Tagliati, ''Adolfo Hitler si mangia Carlo Marx'', Historia, giugno 1978, n. 244, Cino del Duca}}.
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Giornalisti italiani|Tagliati, Alberto]]}}
[[Categoria:Giornalisti italiani]]