King Arthur: differenze tra le versioni

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*Nel 300 d.C., i romani estendevano il loro impero dall'Arabia alla Britannia... ma bramavano di più...più terre, più popoli fedeli e sottomessi a Roma... e più di altri il grande e potente popolo dei Sarmati ad Est. A migliaia morirono sul campo di battaglia... e quando il quarto giorno il fumo si diradò, gli unici soldati sarmati sopravvissuti appartenevano alla decimata ma leggendaria cavalleria. I romani colpiti dal coraggio e dall'abilità di quei cavalieri risparmiarono loro la vita. In cambio questi guerrieri furono incorporati nell'esercito romano. Sarebbe stato meglio che fossero morti quel giorno, poiché la seconda parte del patto che strinsero, impegnava non solo loro stessi ma anche i loro figli e i figli dei figli dopo di loro, a servire l'Impero come cavalieri. Io ero uno di quei figli. ('''Lancillotto''')
*Oh buon Dio misericordioso, ho tanto bisogno della tua misericordia. Non per me stesso, ma per i miei cavalieri, perché hanno bisogno del tuo aiuto. Concedi loro la tua protezione e io ti ripagherò, mille volte con qualunque sacrificio tu voglia chiedermi e se nella tua saggezza, dovessi stabilire che quel sacrificio consiste nel dare la mia vita per la loro, fa che possano assaporare quella libertà che così a lungo è stato loro negata. Sarà un sacrificio che accetterò con gioia, la mia morte avrà un senso. Non chiedo altro che questo. ('''Artù''')
* Tu combatti per un mondo che non esisterà mai Artù, mai! Ci saranno sempre campi di battaglia... Io morirò in battaglia, di questo sono certo, e spero di poterla scegliere io, ma, se dovesse essere questa, allora fammi un favore: non seppellirmi in questo triste e piccolo cimitero. Bruciami, bruciami e getta le mie ceneri al vento dell'est. ('''Lancillotto''')
*Cavalieri, il sacro dono della libertà è vostro e ne avete pieno diritto. Ma la dimora che sogniamo non è in qualche terra lontana... è in noi e nelle nostre gesta, in questo giorno. Se deve essere questo il nostro destino ebbene sia, ma che la storia non dimentichi, che come uomini liberi noi stessi lo abbiamo scelto! ('''Artù''')
*Per duecento anni, noi cavalieri ci eravamo battuti per una terra che non era la nostra. Ma in quel giorno a Badon Hill, quelli che combatterono misero la propria vita al servizio di una causa più grande, la libertà! ('''Lancillotto''')