Marco Tullio Cicerone: differenze tra le versioni

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==''De legibus''==
*Sicuramente non c'è nulla di più utile che comprendere che noi siamo nati per la [[giustizia]] e che il [[diritto]] non è stato costituito dalla convenzione, bensì dalla natura. La cosa risulterà evidente, se si considererà con attenzione l'attitudine umana alla socievolezza e alla vita comunitaria. Non c'è un individuo così simile a un altro individuo, quanto noi [[uomo|esseri umani]] siamo simili l'uno all'altro. Infatti, se la depravazione delle consuetudini, se la vanità delle opinioni non contorcesse le nostre deboli anime sviandole dal punto dove avevano cominciato a mirare, nessuno sarebbe simile a se stesso come ogni essere umano è simile a tutti gli altri. E pertanto, qualunque sia la definizione dell'essere umano, essa sarebbe unica e varrebbe per tutti. [...] E non c'è nessun individuo di nessun popolo che, se guidato dalla natura, non possa pervenire alla [[virtù]]. (I, 10, 28-30<ref>Citato in ''L'anima degli animali'', p. 158.</ref>)
*La salute del popolo sia la suprema delle leggi. (III, 3)
:''Salus populi suprema lex esto''.