Marco Tullio Cicerone: differenze tra le versioni
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*La scienza che si diparte dalla giustizia è da chiamarsi inganno, piuttosto che sapienza.<ref>Citato in Claudio Malagoli, ''Etica dell'alimentazione: prodotti tipici e biologici, Ogm e nutraceutici, commercio equo e solidale'', Aracne, 2006, p. 117.</ref>
*Le armi cedano il posto alla toga, l'alloro militare alla lode.
:''Cedant arma togae, concedat laurea linguae''.<ref>Da ''De Consulatu Suo''; [http://www.thelatinlibrary.com/cicero/consulatu.shtml
*Le [[legge|leggi]] tacciono in tempo di [[guerra]].
:''Silent'' [...] ''leges inter arma''.<ref>Da ''Pro Milone'', IV, 11.</ref>
*Mandami, ti prego, i due libri di [[Dicearco]], ''dell'anima'' e ''della Discesa''. Non trovo il ''Tripolitico'', e la lettera di lui scritta ad Aristosseno. Questi tre libri io mi consumo di avere; ché troppo m'acconcerebbono a quel che sto mulinando.<ref>Da una lettera ad Attico, in ''Lettere di M. T. Cicerone'', vol. 8, traduzione di Antonio Cesari, Milano, 1829, [https://books.google.it/books?id=lPPanFcsBaUC&pg=PA237 p. 237].</ref>
*Nulla che sia del tutto nuovo è perfetto.<ref>Da ''Brutus'', 71.</ref>
*O fortunata [[Roma]], nata sotto il mio consolato!
:''O *O tempi, o costumi!
*[[Ozio]] con dignità.
*Qualunque cosa possa accadere ai [[Sicilia|Siciliani]], essi lo commenteranno con una battuta di spirito.▼
▲*Qualunque cosa possa accadere ai [[Siciliani]], essi lo commenteranno con una battuta di spirito.
:''Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant.''<ref>Citato in ''[http://www.grifasi-sicilia.com/poesie.htm Poesie e canti sulla Sicilia]'', ''grifasi-sicilia.com''.</ref>
*Siamo schiavi delle [[legge|leggi]] per poter essere liberi.
:''Legum *Sono cittadino di [[Roma]].<ref>Affermazione analoga fu pronunciata da [[Paolo di Tarso|San Paolo]] quando in Gerusalemme fu arrestato da un centurione romano (''Atti degli apostoli'', 22, 25).</ref>
:''Civis romanus sum.''<ref>Da ''In Verrem'', V, 147.</ref>
▲*Sono cittadino di [[Roma]].<ref>Affermazione analoga fu pronunciata da [[Paolo di Tarso|San Paolo]] quando in Gerusalemme fu arrestato da un centurione romano (''Atti degli apostoli'', 22, 25).</ref> (da ''In Verrem'', V, 147)
===Attribuite===
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Che io muoia nella patria che tante volte ho salvato!<ref>Queste sono le [[ultime parole]] di Cicerone, che, vedendosi costretto a non poter fuggire, a causa del mare in tempesta, da Gaeta, viene colto dal desiderio di farla finita.</ref>
:''Moriar in patria saepe servata.''
*{{NDR|I [[Sicilia|Siciliani]],}} gente acuta e sospettosa, nata per le controversie.<ref>Citato in [[Leonardo Sciascia]], ''L'ordine delle somiglianze'', Rizzoli, Milano, 1967.</ref>
==''De finibus bonorum et malorum''==
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