Benvenuto Cellini: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Cellini Portrait.jpg|right|thumb|Benvenuto Cellini]]
'''Benvenuto Cellini''' (1500 – 1571), orafo, scultore e scrittore italiano.
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===Citazioni===
*In nella casa che tu vuoi stare, vivi onesto e non vi rubare.
*La più parte degli uomini, quando gl'invecchiano, insieme con essa [[vecchiaia]] impazzano.
*Le gatte di buona sorte meglio uccellano per grassezza che per fame: – Così quella sorte degli uomini dabbene che sono inclinati alle virtù, molto meglio le mettono in opera quando egli hanno abundantissimamente da vivere.
*Quando il povero dona al ricco, il Diavolo se ne ride.
*Quello che Idio mi dà, sempre m'è caro.
*Un [[pazzia|pazzo]] ne fa cento.
 
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*Benvenuto Cellini ha scritto un meglio stile che non alcun altro Italiano; uno stile più schietto e più chiaro, perché più secondo l'ordine naturale delle idee, le quali non ne presentano mai il verbo prima del nominativo, e non ce lo collocano mai in punta a periodi e a una gran distanza da quello. ([[Giuseppe Baretti]])
*Quel Benvenuto Cellini dipinse quivi sé stesso con sommissima ingenuità, e tal quale si sentiva d'essere [...], cioè animoso come un granatiere francese, vendicativo come una vipera, superstizioso in sommo grado e pieno di bizzarria e di capricci; galante in un crocchio d'amici, ma poco suscettibile di tenera amicizia; lascivo anzi che casto; un poco traditore, senza credersi tale; un poco invidioso e maligno; millantatore e vano, senza sospettarsi tale; senza cirimonie e senza affettazione; con una dose di matto non mediocre, accompagnata da ferma fiducia d'essere molto savio, circospetto e prudente. Di questo bel carattere l'impetuoso Benvenuto si dipinge nella sua vita senza pensarvi su più che tanto, persuasissimo sempre di dipingere un eroe. Eppure quella strana pittura di sé stesso riesce piacevolissima a' leggitori, perché si vede chiaro che non è fatta a studio, ma che è dettata da una fantasia infuocata e rapida, e ch'egli ha prima scritto che pensato; e il diletto che ne dà, mi pare che sia un po' parente di quello che proviamo nel vedere certi belli ma disperati animali armati d'unghioni e di tremende zanne, quando siamo in luogo da poterli vedere senza pericolo d'essere da essi tocchi ed offesi. ([[Giuseppe Baretti]])
 
==Bibliografia==
*Benvenuto Cellini, ''[http://www.liberliber.it/online/autori/autori-c/benvenuto-cellini/la-vita/ La vita]''
 
==Altri progetti==