Partito politico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
+quote
Riga 2:
Citazioni sul '''partito politico'''.
 
*Chiamare i deputati e i senatori i «rappresentanti del popolo» non vuol più dire oggi quello che con questa frase si voleva dire in altri tempi: si dovrebbero piuttosto chiamare impiegati del loro partito. ([[Piero Calamandrei]])
*Il partito vuole aderire alla realtà, per orientarla e plasmarla secondo la sua intuizione, alla luce dei suoi ideali umani. Perché un partito, e soprattutto un partito come il nostro, è un punto di passaggio obbligato dalla società allo Stato, dal particolare all'universale, dal fatto alla legge. Esso è chiamato alla comprensione della realtà, ma anche a dare un giudizio su di essa e un principio di orientamento. Esso parte da posizioni individuali, ma già le amalgama, ma già opera una sintesi nella quale comincia ad esistere lo Stato. Il partito, ben lungi dall'esaurire il suo compito in una cristallizzazione realizzata una volta per tutte, tiene aperto un dialogo permanente il quale verifica costantemente la validità della costruzione giuridica e ne garantisce il continuo adeguamento alle vive esigenze della vita sociale e perciò ad un criterio di sostanziale giustizia. ([[Aldo Moro]]) {{NDR|Aldo Moro, La democrazia incompiuta, in I progetti del Corriere della Sera, I maestri del pensiero democratico, n. 10, pag. 33 e 34}}
*I grandi partiti rovesciano la [[società]], i piccoli l'agitano; gli uni la ravvivano, gli altri la depravano; i primi talvolta la salvano scuotendola fortemente, mentre i secondi la turbano sempre senza profitto. ([[Alexis de Tocqueville]])