Pëtr Dem'janovič Uspenskij: differenze tra le versioni

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*Esattamente come è sbagliato rispetto a se stessi valutare tutto partendo dal punto di vista di un solo sentimento, contrapponendolo a tutto quanto il resto, così è altrettanto sbagliato rispetto al mondo e agli uomini valutare tutto dal punto di vista di un proprio [[ego|io]] casuale, contrapponendo a tutto il resto questo io di un dato momento.
*Lo sviluppo dei sentimenti, la loro purificazione e la loro liberazione dagli elementi materialistici del ''possesso e della paura della perdita'' debbono condurre a una conoscenza che trascende la persona e all'[[intuizione]].
*Per far sì che la conoscenza oggettiva superi i limiti della sfera tridimensionale, occorre che si modifichino le condizioni della percezione. [...] Effettivamente, tra la conoscenza oggettiva di un selvaggio e quella di [[Herbert Spencer]] ci corre un'enorme differenza; ma né quella dell'uno né quella dell'altro superano il limite della sfera tridimensionale, cioè i limiti del "condizionale", dell'irreale. [...] [[Plotino]], il famoso filosofo alessandrino del III secolo d.C., affermò che per la perfetta conoscenza [[Samādhi|il soggetto e l'oggetto debbono essere uniti]], in altri termini che l'agente razionale e la cosa da intendere non debbono essere separati.
 
==Bibliografia==