Pëtr Dem'janovič Uspenskij: differenze tra le versioni

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*Dato che siamo in grado di approfondire in che modo l'energia dell'[[amore]] si trasforma in istinti, idee, forze creative a diversi livelli di vita, in simboli dell'arte, in canto, in musica, in poesia, così possiamo agevolmente raffigurarci in che modo la stessa energia ha la possibilità di trasformarsi in una categoria intuitiva superiore, in una coscienza superiore che ci rivelerà un mondo pieno di meraviglie e di mistero.
*Naturalmente sarebbe assurdo ritenere che la nostra sfera planetaria sia in funzione della vita vegetale e animale ''che vi si svolge sopra'', e che l'universo visibile ornato di stelle sia in funzione della psiche ''umana''. Ma non si intende niente del genere. Nel modo occulto di interpretare le cose parliamo sempre di un'altra vita e di un'altra psiche, la cui particolare manifestazione sono la nostra vita e la nostra psiche. È importante stabilire il ''principio generale'' secondo cui i fenomeni fisici, essendo ''inferiori'', dipendono dai fenomeni vitali e da quelli psichici, che sono ''superiori''.
*Se quindi le cose stanno così - se è impossibile supporre che dietro lo scenario della creazione del mondo ci sia la presenza di un primo motore inconscio e meccanicistico - in tal caso il mondo va considerato vivo e razionale. Perché o l'una o l'altra delle due deve essere vera: o è un mondo meccanicistico e morto - cioè "accidentale" - o è vivo e animato. Non può esserci niente di morto nella natura vivente e non può esserci niente di vivo nella natura morta.
 
==Bibliografia==