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*Ridere significa godere dell'altrui sofferenza, ma con la coscienza tranquilla. ([[Friedrich Nietzsche]])
*Ridete franco e forte, sopra qualunque cosa, anche innocentissima, con una o due persone, in un caffè, in una conversazione, in via: tutti quelli che vi sentiranno o vedranno rider così, vi rivolgeranno gli occhi, vi guarderanno con rispetto, se parlavano, taceranno, resteranno come mortificati, non ardiranno mai rider di voi, se prima vi guardavano baldanzosi o superbi, perderanno tutta la loro baldanza e superbia verso di voi. In fine il semplice ''rider alto'' vi dà una decisa superiorità sopra tutti gli astanti o circostanti, senza eccezione. Terribile ed ''awful'' è la potenza del riso: chi ha il coraggio di ridere, è padrone degli altri, come chi ha il coraggio di morire. ([[Giacomo Leopardi]])
*Risero alcuni di quel mutamento, ma egli li lasciava ridere e non vi badava; perché sapeva bene che molte cose buone, su questo mondo, cominciano sempre col muovere il riso in certa gente. ([[Charles Dickens]])
*Riso è segno di [[piacere]], [[pianto]] è segno di [[dolore]]; generalmente va cosi, ma poi, oh quanta varietà! Piangiamo anche di troppa gioia, che fa groppo al cuore; ridiamo di dolore, chi gode ad affrontarlo. E lo [[scetticismo]] ha un ridere o un piangere suoi proprj: piangono certuni, perché l'uomo spera virtù o felicità, ed è sempre (dicono) vizioso e infelice; ridono altri, dacché l'uomo pigli sul serio la vanità della vita. Il contrasto della speranza co' fatti pare o ridicolo o lacrimoso; chi sorride alla nobiltà dell'uomo com'a'vanti di nobile spiantato, e chi piange quasi a' delirj di pazzo che credasi re. ([[Augusto Conti]])
*Se volete riuscire con le donne, non le fate ridere. ([[Federico De Roberto]])