Ignazio Buttitta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 17:
*Il pittore è sempre poeta. Se non è poeta, non è pittore. Ecco perchè in un secolo restano due o tre pittori. Il poeta sente la sofferenza degli altri dentro di sé, guarda sempre lontano. Ha le braccia quanto il mondo per abbracciare tutti gli uomini che soffrono. Il poeta è nato per aiutare gli uomini a crescere e ad andare avanti.<ref name=Guttu/>
*Io ho incontrato Rosa Balistreri a Firenze, circa 22 anni fa, in casa di un pittore mio amico. Quella sera Rosa cantò il lamento della morte di Turiddu Carnivali che è un mio poemetto. Quella sera non la dimenticherò mai. La voce di Rosa, il suo canto strozzato, drammatico, angosciato, pareva che venissero dalla terra arsa della Sicilia. Ho avuto l'impressione di averla conosciuta sempre, di averla vista nascere e sentita per tutta la vita: bambina, scalza, povera, donna, madre, perchè Rosa Balistreri è un personaggio favoloso, direi un dramma, un romanzo, un film senza volto.<ref>Citato in ''[http://www.irsap-agrigentum.it/rosa_balistreri.html Rosa Balistreri]'', ''Irsap-Agrigentum''.</ref> {{c|Fonte mediocre}}
*Il poeta è un seminatore. Quando si semina, e il poeta semina sempre, lo si fa per oggi e per domani. Anche quando il poeta semina fra le pietre, una pianta di frumento, due, tre, quattro, nascono sempre.<ref name=Guttu/>
*''Un populu | mittitulu a catina | spugghiatulu | attuppatici a vucca | è ancora libiru. || Livatici u travagghiu | u passaportu | a tavola unni mancia | u lettu unni dormi | è ancora riccu. || Un populu, diventa poviru e servu | quannu ci arrubbano a lingua | addutata di patri: è persu pi sempri. (da ''Lingua e dialettu'', 1970)
:''Un popolo | rimane libero | anche se lo mettono in catene, | se lo spogliano di tutto, | se gli chiudono la bocca. || Un popolo rimane ricco | anche se gli tolgono il lavoro, | il passaporto, | la tavola su cui mangia, | il letto in cui dorme. | Un popolo diventa povero e servo | quando gli rubano la [[Lingua (idioma)|lingua]] | ereditata dai padri: allora sì, è perso per sempre!''<ref>Traduzione di Maria Luisa Altieri Biagi in ''La ricchezza di un popolo'', ''La Nazione'', 20 luglio 2007, p. 38; riportato in ''[http://www.massimobinelli.it/blog/index.php?/archives/579-La-ricchezza-di-un-popolo.html Massimo Binelli.it]''.</ref>