Carlo Verdone: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Carlo Verdone==
*Andai a fare un esame [...] e dissi che ero preparatissimo su [[Ingmar Bergman|Bergman]]. Mi chiese tutto su [[Georg Wilhelm Pabst]]: non sapevo niente e mi bocciò. Io gli dissi "Ma papà stai scherzando?" {{NDR|il padre era il suo professore}} e lui rispose "Mi dia del lei!"<ref>Da ''Libertà'', 31 luglio 2007.</ref>
*Con i tempi che corrono si sentiva l’esigenzal'esigenza di omaggiare un passato pieno di dignità, in cui c’eranoc'erano grandi attori, grandi scrittori. È giusto fare un’operaun'opera didattica che racconti la grande commedia e un grande attore italiano. I giovani non possono studiare solo Tarantino o Lynch, ma devono conoscere anche Germi, Blasetti e il [[Alberto Sordi|Sordi]] di ''Una vita difficile'' e ''Lo sceicco bianco''.<ref>Citato in ''[http://www.palermomania.it/news.php?carlo-verdone-celebra-il-mito-di-alberto-sordi-con-un-documentario&id=47124 Carlo Verdone celebra il mito di Alberto Sordi con un documentario]'', ''Palermomania.it'', 21 febbraio 2013.</ref>
*È una terra meravigliosa e i [[Sicilia|siciliani]] sono splendidi: di una generosità e ospitalità uniche. E poi è una regione affascinante, è l'incontro di due culture forti: quella araba e quella italica. Non si può non rimanere coinvolti dagli odori, dai colori, dall'architettura, dal mare, dalla frutta. Nel siciliano c'è un grande spirito di osservazione, fondamentale per fare il comico. Per fare ridere è essenziale vivere a contatto con la gente, capirne la gestualità, le espressioni, i pensieri. I siciliani sono, per natura, bravissimi, sia a farsi guardare sia ad osservare.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/26/vi-amo-ma-urlo-forza-roma.html "Vi amo, ma urlo Forza Roma"]'', ''Repubblica.it'', 26 febbraio 2005.</ref>
*I colori della [[Sicilia]] sono straordinari. E mentre ormai girare un film a Roma e Milano è diventato difficile, qui abbiamo avuto molte agevolazioni e un'ottima accoglienza. Spero di riuscire ad avere la possibilità di conoscere meglio la Sicilia, quella meno turistica e più profonda; tutta l'Isola, d'altronde, è un set estremamente interessante.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/01/06/la-sicilia-un-gran-bel-set.html "La Sicilia è un gran bel set" parola di Carlo Verdone]'', ''Repubblica.it'', 6 gennaio 2010.</ref>
*[[Lady Gaga]] è fatta di plastica di ultima generazione: quella biodegradabile, che sparisce.<ref>Citato in ''TV Sorrisi e Canzoni'', n.° 52, 2010, p. 8.</ref>
*Quando sei attore nel tuo film, sei anche un ingombro a te stesso.<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo''.</ref>
*In Sicilia mi sono trovato molto bene, ho avuto una grandissima collaborazione da parte di tutti, veramente enorme. Taormina la conoscevo di notte, perchè io arrivavo nel pomeriggio, semmai prendevo un David o un Nastro d'Argento, e la mattina me ne andavo via. Però ho avuto modo di girare un po' intorno, Taormina e posti limitrofi. E mi sono reso conto, conoscendo già altre zone della [[Sicilia]], che la Sicilia è veramente una delle più importanti e belle regioni d'Italia. È veramente bella. Ho fatto un giorno una gita a Noto e io sono rimasto a bocca aperta. Noi italiani, e non voglio fare adesso pubblicità alla Sicilia, andiamo sempre nei luoghi turistici canonici, ma ci sono dei gioielli nascosti in Sicilia che andrebbero veramente visti. È una cosa che veramente mi ha lasciato senza fiato, meravigliosa, per eleganza, il sincretismo tra architettura normanna, Magna grecia, i colori...Poi ero pure in autunno, quindi quei bei colori estivi, forti, rossi, non c'erano.<ref>Video disponibile in ''[https://www.youtube.com/watch?v=_aE1vXERZbE Sicilia: ciak si gira!]'', ''Youtube.com''.</ref>
*Una volta [[Alberto Sordi]] mi disse che l'arte della [[commedia]] era sempre più in crisi. Secondo lui il motivo era che tra la gente era sparito il senso del ridicolo. Nessuno si stupiva più per nulla. Aveva perfettamente ragione.<ref>Dall'intervista di [[Fabio Fazio]] nel corso del programma televisivo ''Che tempo che fa'', Rai 3, maggio 2011.</ref>