Aldo Moro: differenze tra le versioni

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*Quando si dice la [[verità]] non bisogna dolersi di averla detta: la verità è sempre illuminante.<ref>Citato all'inizio del film ''[[Piazza delle Cinque Lune]]'', 2003.</ref><ref>Da ''L'intelligenza e gli avvenimenti: testi, 1959-1978'', a cura della Fondazione Aldo Moro, Garzanti, 1979.</ref>
*Parliamo, giustamente preoccupati, di distacco tra società civile e società politica e riscontriamo una certa crisi dei partiti, una loro minore autorità, una meno spiccata attitudine a risolvere, su basi di comprensione, di consenso e di fiducia, i problemi della vita nazionale. Ma, a fondamento di questa insufficiente presenza dei partiti, non c'è forse la incapacità di utilizzare anche per noi, classe politica, la coscienza critica e la forza di volontà della base democratica?<ref>Dall'intervento al Consiglio Nazionale della DC, Roma, 18 gennaio 1969; audio originale in [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-9ee3cd33-17f5-4a0d-a073-db975f226192.html Rai Storia - Q verso il Quirinale del 6 aprile 2013].</ref>
*Lo Stato democratico, lo Stato del valore umano, lo Stato fondato sul
prestigio di ogni uomo e che garantisce il prestigio di ogni uomo, è uno
Stato nel quale ogni azione è sottratta all‟arbitrio ed alla prepotenza, in cui
ogni sfera di interesse e di potere obbedisce ad una rigida delimitazione di
giustizia, ad un criterio obiettivo e per sua natura liberatore; è uno Stato in
cui lo stesso potere pubblico ha la forma, la misura e il limite della legge, e
la legge, come disposizione generale, è un atto di chiarezza, è
un‟assunzione di responsabilità, è un impegno generale ed uguale.(Discorso pronunciato a Milano, 3 ottobre 1959)<ref>da Giovanni di Capua: ''Aldo Moro : il potere della parola (1943-1978)'', Roma, Ebe, 1988.</ref>
* Il potere si legittima davvero e solo per il continuo
contatto con la sua radice umana e si pone con un limite invalicabile:
le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere
forme della vita comunitaria. (XI Congresso della Democrazia Cristiana, Roma, 29 giugno 1969)<ref>da Giovanni di Capua: ''Aldo Moro : il potere della parola (1943-1978)'', Roma, Ebe, 1988.</ref>
 
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