A. C. H. Smith: differenze tra le versioni

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*Le mani dello Scienziato tremavano di eccitazione mentre assicurava Kira alla sedia nel laboratorio. Era eccitato non solo all'idea di ottenere vliya da una Ghelfling dopo tanto tempo in cui si erano dovuti accontentare di succo di Podling, ma anche perché sapeva che il Generale dei Garthim non ricordava l'esatta quantità di vliya contenuta in un Ghelfling. Lui invece lo ricordava con esattezza, ed era sicuro di poterne sottrarre una buona parte per proprio uso senza essere scoperto. Si voltò a guardare Aughra, chiusa nella gabbia. Non si fidava di lei. Se ne avesse avuto l'occasione, sapeva che avrebbe fatto la spia, solamente per fargli dispetto e poter ridere alle sue spalle. Adesso però sembrava addormentata. Aveva cercato di morderlo, quando lui le aveva preso l'occhio, quella maligna brutta strega. Dopo di allora se ne era rimasta immersa in un cupo silenzio. Lui aveva deposto l'occhio sul banco di lavoro, ma non aveva ancora deciso cosa farne.</br>Cercando di dominare l'agitazione inserì il cristallo e il tubo inclinato nel supporto sotto cui aveva sistemato una grossa brocca, da cui avrebbe poi versato parte del contenuto nella fiaschetta destinata al Generale dei Garthim. Il resto l'avrebbe nascosto e tenuto per sé.
*Dal tempo della divisione avvenuta dopo l'ultima Grande Congiunzione, un avvenimento di tantissimo tempo prima, gli Skeksis avevano abbandonato gli urRu a se stessi nella loro valle. Avevano dovuto fare così: l'oggetto e la sua immagine speculare potevano unirsi solo annullandosi a vicenda. Inoltre gli Skeksis non avevano mai avuto bisogno degli urRu, vecchi visionari, privi di senso pratico e ossessionati solo dalla loro vita collettiva interiore, i cui valori erano diametralmente opposti a quelli degli Skeksis.</br>Poco dopo la divisione, gli Skeksis avevano scoperto che, scheggiando il Cristallo, potevano intrappolare energie malvagie che, a livello molecolare, erano visibili solo nella sfumatura più cupa che il Cristallo aveva assunto. Dopo alcune ricerche, lo Scienziato aveva spiegato che il Cristallo possedeva una connessione a spirale nella sua struttura, da cui derivava la proprietà di far ruotare il piano di polarizzazione di un raggio di luce polarizzata. Quando i tre soli erano congiunti direttamente al di sopra di esso, emanavano una forza polarizzata tale da svolgere la spirale, rischiarare il colore del cristallo e produrre un raggio focalizzato della massima concentrazione. Ma se il Cristallo fosse stato scheggiato, il collegamento a spirale sarebbe rimasto intatto. La luce della Grande Congiunzione avrebbe irradiato d'energia solo gli Skeksis, ma di un'energia tutta particolare, oscura, piena di malvagità.</br>Gli Skeksis si erano avvantaggiati di questa cognizione e ne avevano approfittato tenendo sotto il loro controllo il Cristallo nella fortezza, che avevano ricavato dalla montagna che lo conteneva. Attraverso le linee di energia che circondavano il pianeta, essi avevano trasmesso incessantemente impulsi dannosi, fomentando la miseria e la debolezza e risucchiando per i loro fini tutte le energie geodinamiche. Il lampo che Jen aveva visto era stato concentrato sulle Pietre Erette e di lì rinviato al castello. Gli Skeksis controllavano i punti nevralgici del pianeta mediante l'agopuntura terrestre. Per tutti questi motivi essi avevano sempre ignorato gli urRu. Le spie di cristallo non li avevano mai sorvegliati, né erano stati fatti oggetto delle scorrerie dei Garthim. All'infuori delle Pietre Erette, nulla, in quella valle remota, avrebbe potuto costituire una minaccia per la tirannia degli Skeksis. La valle degli urRu era un'enclave di nozioni, la provincia delle nuvole, nient'altro.
 
===[[Explicit]]===
Fra i singhiozzi, Jen sentì una voce che lo chiamava. – Ghelfling, ascoltami. – Alzò gli occhi. L'urSkek in cui si erano fusi urIm il Guaritore e skekUng il Generale dei Garthim, gli stava parlando mentre ondeggiava nel raggio del Cristallo. Nel suo viso si leggevano la saggezza degli urRu e la conoscenza degli Skeksis.</br>Jen si alzò reggendo fra le braccia il corpo di Kira, e, piangendo, andò a porsi davanti al semicerchio degli urSkek.</br>Quello che gli aveva rivolto la parola riprese a parlare. – Il mondo che noi dividemmo è stato riunito grazie al vostro coraggio e al vostro sacrificio. Ci avete liberato dal mondo di prima per farci vivere in questo. Dal delitto ora nasce la vita. Ghelfling, tieni stretta a te la tua compagna. Fa parte di te, come noi facciamo parte l'uno dell'altro. Tu hai ridato al Cristallo il suo vero potere. Crea il tuo mondo nella sua luce.</br>L'urSkek alzò la mano trasparente, deflettendo il raggio di luce su Kira, che si mosse fra le braccia di Jen e aprì gli occhi, mentre la sua ferita si richiudeva. Il canto raggiunse il punto culminante. Tenendosi abbracciati, Jen e Kira videro gli urSkek risalire lungo i raggi ed entrare nel Cristallo e di qui passare in un'altra dimensione astrale.</br>Nella sala tornò a regnare il silenzio. I tre soli si divisero ponendo fine alla Grande Congiunzione.</br>FINE, in cui il mondo eternamente rotante gode di un nuovo inizio...
 
==[[Incipit]] di ''Labyrinth''==