Danilo Mainardi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Dalla parte degli animali: aggiunte sui gatti
mNessun oggetto della modifica
Riga 3:
 
==Citazioni di Danilo Mainardi==
*Agli [[scienziato|scienziati]] piace sempre moltissimo inventare nuove teorie, nuove spiegazioni e, soprattutto, nuovi nomi possibilmente astrusi. È così, oltretutto (ma questa senza dubbio è una malignità), che si raggiunge la gloria. Se non altro una bella visibilità.<ref>Da ''La bella zoologia'', Cairo, Milano, 2008.</ref>
*Come è facile per la femmina del [[cane]] tirar su bene la sua prole, com'è difficile per noi umani fare altrettanto.<ref>Da ''Del cane, del gatto e di altri animali'', Mondadori.</ref>
*Convergenze evolutive significa che esistono [[Animale|animali]] che si assomigliano senza essere parenti: vivendo nello stesso ambiente tendono evolutivamente pian piano ad assomigliarsi.<ref>Citato in Piero Crispiani, Nicola Serio,
Riga 25:
*Sì, pare proprio che il sapere, il voler essere rassicurati, circa il fatto che il loro gatto ricambi il loro amore, sia fondamentale per il crescente numero di appassionati possessori di gatti quanto una volta lo era il conoscere la loro capacità predatoria. (pp. 177-178)
*Insomma il gatto domestico – tranquillizzatevi amici gattofili – è davvero capace di affettività. Solo che il suo linguaggio è un po' raffazzonato, è un po' dell'ultima ora. Lui non parla chiaro come il cane. Anche per questo, forse, è così misteriosamente affascinante. (p. 180)
*Occorre, per cercare di penetrare in quel mistero che è l'animo di un gatto, tornare indietro alla sua primitiva storia naturale. [...] Mi riferisco al suo modo di cacciare, notturno, d'agguato. Il gatto, è stato detto, è un gufo senza ali, e in effetti quella del [[gatto selvatico]] e dei rapaci notturni è davvero, per molti aspetti, una vita parallela. Da ciò la straordinaria somiglianza, quei grandi occhi gialli soprattutto, ma molto di più se ve li immaginate appostati su un ramo, in attesa della preda su cui piombare. (p. 182)
*Il toro, ho spesso letto, è simbolo della forza bruta e irriflessa. E allora (secondo l'antica mentalità delle [[Corrida|corride]]) giù, torturiamolo, irridiamolo facendogli incornare uno straccio sempre sfuggente. Infine ammazziamolo. Così combatteremo, vinceremo quella forza bruta che è il male, il demonio. Ma che ne sa lui, il toro, dei nostri simboli e delle nostre simbologie? E così, per soddisfare questa umana capacità di fare esercizi simbolici, per stare al gioco sadico di un nostro transfert, ogni toro che entra nell'arena è sottoposto a indicibili sevizie. (p. 206)
 
Riga 43:
==Bibliografia==
*Danilo Mainardi, ''Dalla parte degli animali'', Longanesi, Milano, 1990. ISBN 88-304-0947-2
*Danilo Mainardi, ''L'animale irrazionale. L'uomo, la natura e i limiti della ragione'', Mondadori, Milano, 2002. ISBN 88-04-50815-9
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|w}}
 
[[Categoria:Etologi italiani|Mainardi]]