Cantico dei cantici: differenze tra le versioni

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*''Bruna sono ma bella, | o figlie di Gerusalemme, | come le tende di Kedar, | come i padiglioni di Salma.'' (1, 5)
*''Io sono un narciso di Saron, | un [[giglio]] delle valli. || Come un giglio fra i cardi, | così la mia amata tra le fanciulle.'' (2, 1 – 2)
*''Come un [[melo]] tra gli alberi del bosco, | il mio diletto fra i giovani. | Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo | e dolce è il suo frutto al mio palato. || Mi ha introdotto nella cella del vino | e il suo vessillo su di me è amore. || Sostenetemi con focacce d'uva passa, | rinfrancatemi con pomi, | perché io sono malata d'amore.'' (2, 43 – 5)
*''Prendeteci le [[volpe|volpi]], | le volpi piccoline | che guastano le [[vigneto|vigne]], | perché le nostre vigne sono in fiore.'' (2, 15)
*''I tuoi [[Seno|seni]] sono come due cerbiatti, | gemelli di una [[gazzella]], | che pascolano fra i gigli.'' (4, 5)
*''Le tue labbra stillano [[miele]] vergine, o sposa, | c'è miele e [[latte]] sotto la tua lingua | e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano.'' (4, 11)
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*''Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio | e un fremito mi ha sconvolta. | Mi sono alzata per aprire al mio diletto | e le mie mani stillavano mirra, | fluiva mirra dalle mie dita | sulla maniglia del chiavistello. || Ho aperto allora al mio diletto, | ma il mio diletto già se n'era andato, era scomparso. | Io venni meno, per la sua scomparsa. | L'ho cercato, ma non l'ho trovato, | l'ho chiamato, ma non m'ha risposto. | Mi han trovato le guardie che perlustrano la città; | mi han percosso, mi hanno ferito, | mi han tolto il mantello | le guardie delle mura. | Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, | se trovate il mio diletto, | che cosa gli racconterete? | Che sono malata d'amore!'' (5, 4 – 8)
*''Il suo aspetto è quello del Libano, | magnifico come i [[cedro del Libano|cedri]].'' (5, 15)
*''Come spicchio di [[melograno|melagrana]] la tua gota, | attraverso il tuo velo.'' (6, 7)
*''Chi è costei che sorge come l'[[aurora]], | bella come la luna, fulgida come il sole, | terribile come schiere a vessilli spiegati?'' (6, 10)
*''"Volgiti, volgiti, Sulammita, | volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti". | "Che ammirate nella Sulammita | durante la danza a due schiere?". || "Come son belli i tuoi piedi | nei sandali, figlia di principe! | Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, | opera di mani d'artista. || Il tuo ombelico è una coppa rotonda | che non manca mai di vino drogato. | Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli.'' (7, 1 – 3)