Lord of War: differenze tra le versioni

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*Vendere armi è come vendere aspirapolvere. Fai telefonate, cammini e prendi gli ordini. Io ero un mercante di morte ma facevo le stesse cose. Rifornivo tutti gli eserciti tranne l'Esercito della Salvezza. Vendevo UZI fatti in Israele ai Musulmani. E proiettili fatti dai comunisti, agli anti-comunisti. [...] Ho anche spedito un carico in Afghanistan quando loro combattevano ancora i miei compagni sovietici. Non ho mai venduto ad Osama Bin Laden. Non per qualche ragione morale... in quel periodo il suo conto era sempre scoperto. Alla metà degli anni Ottanta le mie armi erano presenti in 8 delle 10 maggiori zone di guerra. ('''Yuri Orlov''')
 
*Non avevo nessun problema a condurre una doppia vita. Erano la terza e la quarta che comportavano qualche difficoltà. A quei tempi avevo il passaporto francese, britannico, israeliano, ucraino, e un visto da studente per gli Stati Uniti, ma questa è un'altra storia. Avevo anche pronte 6 diverse 24ore, a seconda di chi fossi quel giorno, e della parte del mondo in cui mi trovavo. Senza il mio contributo sarebbe impossibile per alcuni paesi condurre una guerra rispettabile. Io ero in grado di superare quegli imbarazzanti embarghi sulle armi. C'erano fondamentalmente tre generi di [[accordo|accordi]]: il bianco, del tutto legale; il nero – del tutto illegale – e il mio colore preferito, il [[grigio]]. A volte facevo accordi così contorti che mi era difficile capire chi era in buona fede. Per tenere le autorità all'oscuro, spesso parlavo in codice: i lanciarazzi erano le madri, i missili i figli e il kalashikovkalashnikov KAK-47 era l'Arcangelo Gabriele. [...] Il punto è che, se facevo bene il mio lavoro, era facilissimo eludere qualsiasi embargo. ('''Yuri Orlov''')
 
*Dicono che ogni uomo abbia il suo prezzo, ma non tutti gli uomini lo sanno. L'agente dell'Interpol Jack Valentine non avrebbe potuto essere comprato, perlomeno non con i soldi. Per Jack, la gloria era la ricompensa. ('''Yuri Orlov''')