Emiliano Brancaccio: differenze tra le versioni

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*La lezione di [[Louis Althusser|Althusser]] è in tal senso più che mai attuale: il movimento della storia dovrebbe in generale esser considerato "un processo senza soggetto", che sceglie i suoi protagonisti solo tra coloro che riescono ad assecondarne il corso e magari ad intercettare i suoi snodi, le sue congiunture, le sue contraddizioni interne, prima e meglio di altri.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 5.</ref>
*Il fatto che l'oltranzismo pro-euro sia diffuso soprattutto tra gli eredi del movimento operaio novecentesco implica automaticamente che una uscita "gattopardesca" dalla moneta unica sia oggi l'eventualità più probabile. Si tratta di un cortocircuito funesto, ed è difficile dire se ci sia ancora tempo e modo per cercare di spezzarlo.<ref>Da ''L'oltranzismo pro-euro favorisce i gattopardi'', ''Il manifesto'', 27 febbraio 2014; riportato in ''[http://www.emilianobrancaccio.it/2014/02/27/5237/ EmilianoBrancaccio.it]''.</ref>
*Le analisi di cui disponiamo indicano che se il governo greco avesse deciso di uscire dall'euro e attuare un minimo di politica espansiva, per qualche anno il Paese avrebbe avuto bisogno di un finanziatore estero che lo aiutasse a coprire l'eccesso di importazioni sulle esportazioni. Quel finanziatore esisteva? [[Alexis Tsipras|Tsipras]] ha dichiarato che nessuno si è fatto avanti, mentre altri hanno affermato il contrario. Questo punto solleva rilevanti questioni economiche e geopolitiche: finché non verrà chiarito sarà difficile dare una valutazione definitiva sulle mosse del Premier greco.<ref>Dall'intervista di Luca Sappino, ''[http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/09/22/news/brancaccio-tsipras-farebbe-bene-a-preparare-comunque-la-grexit-1.230677 Gli obiettivi del memorandum sono insostenibili]'', ''l'Espresso.it'', 22 settembre 2015.</ref>
*[...] se lo scenario di politica economica non muta è ragionevole prevedere che le divaricazioni tra gli indici macroeconomici dei paesi centrali e quelli dei paesi periferici dell’Unione persisteranno, con effetti sui rispettivi bilanci bancari facilmente intuibili. La conseguenza è che l’Italia e gli altri paesi periferici potrebbero giungere all’appuntamento delle ristrutturazioni nello scomodo ruolo di debitori costretti a liquidare le banche alle condizioni fissate dai potenziali acquirenti esteri.<ref>Da ''La nazionalità delle banche e i rischi dell'Unione bancaria'', ''Il Sole 24 Ore'', 26 settembre 2013; riportato in ''[http://www.emilianobrancaccio.it/2013/09/26/la-nazionalita-delle-banche-e-i-rischi-della-unione-bancaria/ EmilianoBrancaccio.it]''.</ref>.
 
==Citazioni su Emiliano Brancaccio==