La collina dei conigli: differenze tra le versioni

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==Frasi==
* Tanto, tanto tempo fa il grande Frits creò l'universo. Mise in cielo le stelle, e in mezzo al firmamento mise il mondo. Poi, il Grande Frits creò tutti gli animali della terra e gli uccelli dell'aria, e gli fece di principio tutti uguali. Fra gli animali allora c'era Elil-hrair-rah, il principe dei conigli. Egli aveva molti amici, e insieme pascolavono l'erbetta. Ma con l'andar del tempo, i conigli si misero a vagare e pascolare d'appertutto, e si moltiplicavano via a via. Allora, il Grande Frits disse a Elil-hrair-rah:<br/>«Principe Coniglio, se non sei buono tu a tenere buono i tuoi, dovrò cercare io la maniera di farli rigare dritto.»<br/>Elil-hrair-rah non volle dargli retta, e ansi gli rispose: «Il mio popolo è il popolo più forte che ci sia al mondo.»</br>Tanta arroganza mando in collera il Grande Frits, che decise di fargliela pagare. Allora promise un regalo a ciascun animale per rendere ogni uno di loro diverso dagli altri. Venne dunque a lui la volpe, vennero il cane e il gatto, venne il falco, venne la faina, e a ciascuno il Grande Frits donò un feroce desiderio di cacciare e divorare i figli di Elil-hrair-rah. Elil-hrair-rah si rese conto allora che il Grande Frits era troppo furbo, e ne ebbe paura. Non aveva mai visto finora il Coniglio Nero della Morte.</br>«Amico mio,» disse il Grande Frits,</br>«Non hai visto per caso Elil-hrair-rah il principe dei conigli? Vorrei fargli un regalo.»</br>«No, io non l'ho visto.»</br>Allora il Grande Frits disse:</br>«Vieni fuori che benedico te al posto suo.»</br>«Non posso, io ho da scavare. La volpe e la faina saranno qui a momenti. Se vuoi proprio benedermi, benedicimi il sedere.»</br>«E va bene. Così sia!»</br>Detto fatto, la coda di Elil-hrair-rah divenne d'un bianco così lucente che sembrava una stella, e le zampe di dietro gli crebbero lunghe e potenti. Si che, egli si diede a scappare per i monti, più veloce di qualsiasi altro animale della terra.</br>«Tutto il mondo sarà il tuo nemico, o principe dai mille nemici, e come ti prenderanno ti uccideranno. Però prima dovranno prenderti, e tu hai buone zampe e buone orecchie e sopratutto rapidi riflessi. Perciò sia astuto, inventa trucchi e stratagemmi, e il tuo popolo mai sarà distrutto, mai sarà sterminato.»('''Narratore''')
 
* Là, guarda quel prato! Sembra coperto di sangue. ('''Quintilio''')
 
* Gattaccio dannato, me saltare addosso! Gatto de fattoria. ('''Keehar''')
 
* Lascia andare! Andare via! Ala non buona, ma io potere camminare. {{NDR|Cade}} Molto lontano? ('''Keehar'')
 
==Dialoghi==
*'''Moscardo''': È tutto tranquillo. Vieni, Quintilio.</br>'''Quintilio''': Eppure c'è un non che di strano qui intorno.</br>'''Moscardo''': Senti un pericolo?</br>'''Quintilio''': No, non esattamente. È come, non saprei, qualcosa di opprimente come l'afa.<br />
 
*'''Parruccone''': Da dov'è che vieni?</br>'''Keehar''': Da krande, krande aqva. Mio nido ficino a krande aqva, krande aqva. Krandi onde. Enormi onde! Io Keehar... Keehar.
 
==Voci correlate==