Emiliano Brancaccio: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Emiliano Brancaccio==
*Alcuni intellettuali e politici hanno etichettato [[Sergio Marchionne|Marchionne]] come "cattivo manager", che investe poco e punta solo ad abbattere il costo del lavoro. C'è del vero in queste accuse, ma bisogna rendersi conto che esse sono superficiali. In un certo senso potremmo considerarle simmetriche all'affrettato elogio del "capitalista buono" che gli veniva rivolto non moltissimo tempo fa. La verità è che Marchionne non è né buono né cattivo: egli è solo una equazione, è una mera funzione del meccanismo di riproduzione del capitale. Finché a un manager viene concesso, questi minaccerà sempre di effettuare investimenti lì dove le opportunità di sfruttamento del lavoro e i relativi profitti sono maggiori. Anzi, data la storica posizione di debolezza della FIAT nel risiko in atto da tempo all'interno del settore automobilistico, non c'è da meravigliarsi se la strategia di Marchionne sia così rozza e si scarichi in modo così brutale sulle condizioni dei lavoratori.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 14.</ref>
*Dei [[Marxismo|marxisti]] talvolta si dice che evocano la crisi capitalistica di continuo, e che solo per questo finiscono presto o tardi per avere ragione, un po' come un pendolo rotto che segna l'ora giusta almeno due volte al giorno. [...] per quei sedicenti discepoli che tendono a scambiare l'analisi di [[Karl Marx|Marx]] per una banale teleologia, la battuta non sembra del tutto inappropriata. Bisognerebbe però trovare un'immagine speculare per quegli esponenti del paradigma dominante ai quali capita di dichiarare che va tutto bene anche nel mezzo di una situazione palesemente fuori controllo. Ad esempio, potremmo dire che il loro comportamento ricorda quei semafori che continuano imperturbabili ad alternare il rosso e il verde anche al cospetto di un gigantesco ingorgo.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 7.</ref>
*[...] i costi della famigerata "casta", guarda caso, sono aumentati proprio nella lunga epoca dei sistematici avanzi primari, vale a dire del surplus di entrate fiscali sulla spesa pubblica calcolata al netto del pagamento degli interessi sul debito. Contro il senso comune, ancora una volta, l'austerity è correlata allo spreco e al privilegio dei pochi.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 1.</ref>
*La lezione di [[Louis Althusser|Althusser]] è in tal senso più che mai attuale: il movimento della storia dovrebbe in generale esser considerato "un processo senza soggetto", che sceglie i suoi protagonisti solo tra coloro che riescono ad assecondarne il corso e magari ad intercettare i suoi snodi, le sue congiunture, le sue contraddizioni interne, prima e meglio di altri.<ref>Da E. Brancaccio e M. Passarella, ''L'austerità è di destra. E sta distruggendo l'Europa'', Il Saggiatore, Milano, 2012, cap. 5.</ref>
*Il fatto che l'oltranzismo pro-euro sia diffuso soprattutto tra gli eredi del movimento operaio novecentesco implica automaticamente che una uscita "gattopardesca" dalla moneta unica sia oggi l'eventualità più probabile. Si tratta di un cortocircuito funesto, ed è difficile dire se ci sia ancora tempo e modo per cercare di spezzarlo.<ref>Da ''L'oltranzismo pro-euro favorisce i gattopardi'', ''Il manifesto'', 27 febbraio 2014; riportato in ''[http://www.emilianobrancaccio.it/2014/02/27/5237/ EmilianoBrancaccio.it]''.</ref>
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==Citazioni su Emiliano Brancaccio==
*Brancaccio è dunque un nazionalista. ([[Valentina Nappi]])
*[...] è un volto noto grazie alle sue partecipazioni televisive, ma soprattutto è uno dei pochi economisti ad avere anticipato la crisi dell'euro. (Alessandro D'Amato)<ref>Alessandro D'Amato, Intervista a Emiliano Brancaccio, giornalettismo.com, 13 gennaio 2014.</ref>
*Ho sempre ampiamente riconosciuto il tuo merito secondo me più rilevante in questo settore, vale a dire quello di essere stato probabilmente il primo in Italia (e comunque fra i primi) a portare l'attenzione sul vero problema: gli squilibri esterni di bilancia dei pagamenti dell'Eurozona [...] ([[Alberto Bagnai]])
*Il professor Brancaccio è un po' una mosca bianca tra noi, nel senso che è marxista. Parola ampiamente riabilitata, anzi direi che ci è a tutti professore visto come stanno andando le cose nel mondo. ([[Giuliano Ferrara]])<ref>[http://www.emilianobrancaccio.it/2009/05/04/ferrara-il-disegno-fiat/ In ''Il disegno Fiat'', Parliamo con l'elefante], Radio 24, 4 maggio 2009.</ref>
*Il suo argomentare è bene esemplificato dall'analisi: "Marchionne non è né buono né cattivo: egli è solo una equazione, è una mera funzione del meccanismo di riproduzione del capitale". Puro vintage ideologico. [...] D'altra parte lui non è per la fuoriuscita dall'euro a ogni costo, dal momento che distingue con sublime raffinatezza analitica tra una modalità d'uscita "gattopardesca, di stampo liberista e liberoscambista, che si limiterebbe ad affidare i tassi di cambio al gioco erratico delle forze del mercato", e una "di sinistra"[...]. Cominternista. (Maurizio Stefanini)<ref>Cfr. Maurizio Stefanini, ''La carica dei freak no euro'' e la ''replica'' di Emiliano Brancaccio su [http://www.emilianobrancaccio.it/2014/04/24/botta-e-risposta-sul-foglio/ ''Il Foglio'', 22 e 24 aprile 2014].</ref>
*L'economista Emiliano Brancaccio è un convinto europeista. Nel 2011 fu invitato a Parigi dal Partito socialista europeo a presentare lo "standard retributivo", una proposta per interrompere la gara al ribasso tra i salari europei. Ma i tedeschi si opposero. Di quella, come di altre ipotesi di coordinamento europeo, anche le più blande, non se ne fece nulla. Anzi, da allora i conflitti tra paesi sono aumentati. Di fronte alla dura realtà dei fatti, Brancaccio intravede la rottura del giocattolo Europa. (Giacomo Russo Spena)<ref>G. Russo Spena, [http://temi.repubblica.it/micromega-online/brancaccio-%e2%80%9cl%e2%80%99ue-e-fallita-la-sinistra-ragioni-sull%e2%80%99euro%e2%80%9d/ ''La sinistra ragioni sull'euro'', intervista a Emiliano Brancaccio], Micromega online, 7 ottobre 2014.</ref>
*L'Ue ha affrontato, male, l'emergenza debito pubblico. È, invece, completamente assente una seria tematizzazione dei differenziali di competitività evidenziati dai saldi della bilancia commerciale di ciascun paese membro, come da tempo ha sottolineato, prima di altri, Emiliano Brancaccio. ([[Stefano Fassina]])