Paolo Isotta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giacomanni (discussione | contributi)
Giacomanni (discussione | contributi)
aggiunta citazione
Riga 8:
*Chi potrà dimenticare gli ultimi anni di [[Herbert von Karajan]], che definirei un'agonia altezzosamente organizzata? Si trascinava sul podio sorreggendosi alle pareti e quando vi giungeva trasmetteva un messaggio di luce. Pochi hanno sottolineato, oltre alla capacità di dominare il dolore fisico, l'infinita pazienza di quest'uomo nel lavoro, come se da un'imperfezione sua potesse dipendere la sorte dell'universo.<ref name=muti>Da [http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/17/Muti_Karajan_applausi_vietati_co_9_080817007.shtml ''Muti e Karajan, applausi vietati''], ''Corriere della Sera'', 17 agosto 2008, p. 35.</ref>
*È ormai pacifico essere [[Carlo Gesualdo]], il principe di Venosa, uno dei più grandi polifonisti di tutti i tempi; e contendere a Monteverdi (Marenzio, morto a soli quarantasei anni, mancò per pochi mesi l'ingresso nel nuovo secolo) la palma di più importante musicista a cavallo fra Cinque e Seicento, di massimo esponente dell'aurorale Barocco le radici del quale si sprofondano nel linguaggio, nello stile, nella stessa concezione del suono, del pieno [[Rinascimento]].<ref name=principe>Da [http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/06/principe_della_musica_che_fece_co_0_9402068236.shtml ''Il principe della musica che fece uccidere la moglie''], ''Corriere della Sera'', 6 febbraio 1994, p. 21.</ref>
*[[Fausto Gianfranceschi]] era una specie di fratello maggiore. [...] Aveva un posto importante in un giornale importante. ''Il Tempo'' conservava negli anni Settanta una deliziosa atmosfera anni Cinquanta. [...] Gianfranceschi era il capo della Terza Pagina, allora una grande Terza Pagina coronata dagli elzeviri di Mario Praz. [...] Gianfranceschi ci permetteva di collaborare, non si tirava mai indietro se ci fosse da parlare o da far parlare di qualcosa di nostro. Però forniva con la sua persona un aiuto morale ancor superiore. Bell'uomo, gioviale ed equilibrato, sicuro di sé, con una bella famiglia palesemente felice, rappresentava il contrario di molti reazionari tipici, la maggioranza, ormai a tal punto avvezzi alla condizione di paria che, liberati, l'avrebbero rimpianta. [...] Gianfranceschi rappresentava un lumicino di speranza, che non fosse destino assoluto l'essere reazionari e disgraziati.<ref>Da [http://archiviostorico.corriere.it/1996/novembre/12/Noi_ragazzi_reazionari_Piazza_Colonna_co_0_9611124786.shtml ''Noi, ragazzi reazionari di Piazza Colonna''], ''Corriere della Sera'', 12 novembre 1996, p. 33.</ref>
*Gli artisti che pongono scoperte scientifiche loro, vere o presunte, a base della creazione, hanno sempre un che di fastidioso e dilettantesco.<ref name=janacek>Da [http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/06/Janacek_genio_che_copio_voci_co_9_060306059.shtml ''Janacek, il genio che copiò le voci della natura''] ''Corriere della Sera'', 6 marzo 2006, p. 25.</ref>
*Ha insegnato [[Leonardo Sciascia]] che la [[Sicilia]] non è una. Ne esistono molteplici, forse infinite, che al continentale, forse al Siciliano stesso, si offrono e poi si nascondono in un giuoco di specchi.<ref>Da [http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/04/Addio_Pippo_Stefano_voce_generosa_co_9_080304021.shtml ''Addio a «Pippo» Di Stefano la voce generosa della lirica''], ''Corriere della Sera'', 4 marzo 2008, p. 51.</ref>