Libro: differenze tra le versioni

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*Il libro essenziale, il solo libro vero, un grande scrittore non deve, nel senso corrente, inventarlo, poiché esiste già in ciascuno di noi, ma tradurlo. Il dovere e il compito di uno scrittore sono quelli di un traduttore. ([[Marcel Proust]])
*Il mio libro è poesia; e se non è, lo diverrà. ([[Henrik Ibsen]])
*[Il libro] non ci rimane che ripercorrerlo parola per parola garantendo tautologicamente una intelligenza ineccepibile. ([[Francesco Gnerre]])
*Io credo che un libro debba essere davvero una ferita, che debba cambiare in qualche modo la vita del lettore. Il mio intento, quando scrivo un libro, è di svegliare qualcuno, di fustigarlo. Poiché i libri che ho scritto sono nati dai miei malesseri, per non dire dalle mie sofferenze, è proprio questo che devono trasmettere in qualche maniera al lettore. No, non mi piacciono i libri che si leggono come si legge un giornale: un libro deve sconvolgere tutto, rimettere tutto in discussione. ([[Emil Cioran]])
*Io non scrivo mai il mio nome sui libri che compro se non dopo di averli letti, perché allora soltanto posso dirli miei. ([[Carlo Dossi]])
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*Leggo per legittima difesa. ([[Woody Allen]])
*In un libro gli uomini vogliono trovare se stessi, conoscersi, scuoprirsi, sentirsi confermati o respinti, discussi, nei loro odi ed amori, passioni, debolezze, ambizioni frustate o raggiunte, cadute, vittorie e sconfitte, i loro disinganni, le cose andate bene, quelle andate alla rovescia, e facendone il bilancio quelle andate male in proporzione molto più grande, giacché le persone felici hanno poco tempo da leggere e meno da scrivere, e perché l'uomo ama la lotta al disopra della felicità. E tutto incanalare e condurre verso una cima fulgente: la poesia. È il viatico che deve portare un libro alla moltitudine. ([[Aldo Palazzeschi]])
*Io non leggo mai, non leggo libri, cose... pecché che comincio a leggere mo' che so' grande? Che i libri so' milioni, milioni, non li raggiungo mai, capito? pecché io so' uno a leggere, là so' milioni a scrivere, cioè un milione di persone e io uno mentre ne leggo uno... ma che m'emporta a me? ([[Massimo Troisi]])
*[I libri] Li interrogo e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel [[cuore]]. Altri mi insegnano a conoscere me stesso e mi ricordano che i giorni corrono veloci e che la [[vita]] fugge via. Chiedono solo un unico premio: avere un libero accesso in casa mia, vivere con me quando tanto pochi sono i veri amici. ([[Francesco Petrarca]])
*Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato. ([[Elias Canetti]])
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*Nessuna barriera dei sensi mi priva dei dolci e graziosi discorsi dei miei amici libri. Loro mi parlano senza imbarazzo, né difficoltà. ([[Helen Keller]])
*Non c'è bisogno che vi ricordi {{NDR|discorso di Kien, studioso di sinologia, ai libri della sua biblioteca}} in modo particolareggiato la storia antichissima e superba delle vostre sofferenze. Scelgo soltanto un esempio per mostrarvi in maniera persuasiva quanto vicini siano odio e amore. La storia d'un paese che tutti noi in egual misura veneriamo, di un paese in cui voi avete goduto delle più grandi attenzioni e dell'affetto più grande, di un paese in cui vi si è tributato persino quel culto divino che ben meritate, narra un orribile evento, un crimine di proporzioni mitiche, perpetrato contro di voi da un sovrano diabolico per suggerimento di un consigliere ancor più diabolico. Nell'anno 213 avanti Cristo, per ordine dell'imperatore cinese [[Qin Shi Huang|Shi Hoang-ti]] − un brutale usurpatore che ebbe l'ardire di attribuire a se stesso il titolo di "Primo, Augusto, Divino" − vennero bruciati tutti i libri esistenti in [[Cina]]. Quel delinquente brutale e superstizioso era per parte sua troppo ignorante per valutare esattamente il significato dei libri sulla base dei quali veniva combattuto il suo tirannico dominio [...]. ([[Elias Canetti]])
*[Il libro] non ci rimane che ripercorrerlo parola per parola garantendo tautologicamente una intelligenza ineccepibile. ([[Francesco Gnerre]])
*Non esiste vascello che come un libro ci sa portare in terre lontane. Né corsiero come una pagina di scalpitante [[poesia]]. È un [[viaggio]] che anche il più povero può fare senza il tormento del pedaggio. Quanto è frugale la carrozza che trasporta l'[[anima]] dell'[[Uomo]]. ([[Emily Dickinson]])
*Non esistono libri morali o immorali come la maggioranza crede. I libri sono scritti bene, o scritti male. Questo è tutto. ([[Oscar Wilde]])