Laura Pausini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
varie modifiche, in particolare alle note della pagina |
sistemo fonti; no maiuscolo |
||
Riga 7:
*Io sono orgogliosa di rappresentare le mie colleghe italiane che verranno su questo palcoscenico, perché questa sera io sono la prima ma non sarò l'ultima. Questo concerto è dedicato a mia nonna, alla mia amica Antonella<ref>Una ragazza uccisa a Solofra nel febbraio 2007.</ref> e alle donne che hanno due palle così.<ref>Durante il concerto allo Stadio San Siro di Milano, 2 giugno 2007.</ref>
*Vedo che la politica continua a occuparsi zero della musica, qualunque governo ci sia. Dico io: i provider bloccano i siti porno e pedofili, non si potrebbe far la stessa cosa con la musica piratata? Il mio disco è su eMule da una settimana, è una vergogna.<ref>Dall'intervista di Marinella Venegoni, ''[https://web.archive.org/web/20090222190341/http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=731&ID_sezione=12&sezione= Laura Pausini in piena Primavera (e consecutio scassata di Grignani)]'', ''La Stampa'', 14 novembre 2008.</ref>
*La ginnastica mi fa schifo, non la faccio.<ref>Dall'intervista di [[Fabio Fazio]]
*Ho cominciato a viaggiare che avevo 18 anni fino. A quell'età facevano tutto i miei genitori, non avevo grandi responsabilità
*Sono molto legata ai miei fan. Loro [...] sono proprio pazzeschi perché [...] mi hanno seguito con una costanza e un affetto...<ref name=ottogennaio>Dall'intervista di Fabio Fazio
*[...] È questo il bello {{NDR|di [[internet]]}}: conoscere anche altre persone attraverso questi mezzi di comunicazione così rapidi che a volte possono anche essere un po' pericolosi, ma sono anche interessanti.<ref name=ottogennaio/>
*Se qualcuno deve invidiare qualcosa veramente di me non deve essere il successo, ma il rapporto che io ho con la mia famiglia.<ref name=diciottodicembre>Dall'intervista di Alessio Vinci nella puntata di ''Matrix'' del 18 dicembre 2009.</ref>
*Mi piace che le persone prendano le canzoni e se le cantino, che siano intonati o stonati. Le canzoni sono di tutti. Poi è chiaro, se diventano famosi quelli che non sanno cantare c'è un problema in corso, ma la gente è giusto che canti, anche se non è intonata, la musica è fatta per essere felici, per divertirsi, piangere. La [[musica]] è di tutti.<ref name=diciottodicembre/>
*Quando ho cominciato dicevano: "Ma sì, ma quella lì, quella di ''Marco'', chissà quanto dura!".
{{Intestazione|''Il Secolo XIX'', a cura di Renato Tortarolo, 21 ottobre 2004}}
|