Pietro Anastasi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Riferito al suo gol in Italia vs Jugoslavia, 10 giugno 1968, ripetizione della finale del campionato d'Europa}} De Sisti mi passò il pallone che compì uno strano rimbalzo: tirai senza sapere dove l'avrei indirizzato e ne venne fuori un gran gol.<ref>Citato in Bruno Bernardi, ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,72/articleid,0195_01_2004_0161_0072_1363820/ Anastasi, che notte quella notte]'', ''La Stampa'', 12 giugno 2004, p. 72.</ref>
 
*Penso di essere stato un giocatore altruista, giocavo soprattutto per la squadra, [...] mai [...] per me stesso. [...] Giocavo come numero nove, però poi il numero nove lo facevo poche volte. Giocavo soprattutto sulle fasce laterali, a cercarmi gli spazi e mettere delle palle in mezzo.<ref>Citato in Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), ''La grande storia della Juventus'' (DVD-Video): ''1966-1975 "Da Herrera a Parola"'', RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 07 min 30 s.</ref>
 
*Le mie qualità migliori erano lo scatto, la velocità e l'altruismo. E seppur scendessi in campo, anche in Nazionale, con la maglia numero nove, spesso mi posizionavo sulla sinistra, per effettuare dei cross a favore del compagno di reparto. Insomma, ero un uomo d'area che sapeva anche manovrare.<ref name=Bedeschi>Citato in Stefano Bedeschi, ''[http://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-pietro-anastasi-46006 Gli eroi in bianconero: Pietro Anastasi]'', ''Tuttojuve.com'', 5 aprile 2011.</ref>