Satira: differenze tra le versioni

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*I direttori dei giornali, negli anni, hanno maturato la convinzione che la satira è un rischio per le querele miliardarie dei politici. In tanti anni di pressioni, la sinistra ha ottenuto quello che voleva: si sono fatti la loro satira, la loro cultura. La televisione è dominata da loro. Io non vado mai in televisione. Ma quando ci vado sono dolori. Dopo la prima puntata della trasmissione arrivano le telefonate dei politici e io sparisco. Ricordo le telefonate di [[Enrico Berlinguer]] e io sparivo. Repubblica era quasi un giornale liberale nel 1976. Poi sono arrivati questi ragazzi del '68 e il clima è diventato più difficile per me che non amavo girare per le redazioni perché il clima non era dei migliori. Le mie vignette venivano messe sotto processo e Repubblica non mi ha mai difeso come avrebbe dovuto. Ed era dovere di Ezio Mauro farlo perché erano d'accordo con D'Alema per farmi fuori. ([[Giorgio Forattini]])
*La satira deve avere dei limiti perché deve superarli continuamente. ([[Vauro Senesi]])
*La satira è l'[[umorismo]] che ha perso la pazienza. ([[Giovanni Mosca]])
*La satira è sempre stata un linguaggio di minoranza, per pubblici stretti, piuttosto radicali e piuttosto colti. La [[comicità]] è popolare, la satira assai raramente. La comicità è universale, perché accomuna, la satira non può esserlo perché divide. ([[Michele Serra]])
*La satira è un prodotto di ideologia e cultura, procede dai libri alla strada al palcoscenico in modo circolare. ([[Giuliano Ferrara]])