Rat-Man: differenze tra le versioni

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*La maggior parte delle storie di Rat-Man contiene in sé altre storie, come rivelerebbe un'attenta analisi di ogni pagina alla ricerca dei numerosi riferimenti. Ma – anche – ogni storia è perfettamente autosufficiente e conclusa in sé, possiede un suo equilibrio e una sua struttura. Descrive un mondo (il folle mondo di Rat-Man) dotato di regole proprie, precise e immutabili. Un mondo che è il frutto della genialità dell'autore e che, nonostante sia popolato da personaggi buffi e dalla faccia un po' scimmiesca, è vero e tridimensionale come quello in cui viviamo noi scimmie reali. ([[Antonio Serra]])
*La risposta italiana a [[Uomo Ragno|Spider-Man]]. (''Fox''<ref>citato da [[Leo Ortolani]] in ''Uomini & Topi'' su ''Rat-Man Collection'' n. 34, Panini Comics, gennaio 2003, p. 60</ref>)
*[[Leo Ortolani]] è (molto, molto) umano. Quindi può errare. Il suo primo errore è (molto, molto) antico: nel lontano 1976 creò i fantomatici (e un po' assurdi) "personaggi dal muso di scimmia". Nel 1989, la naturale (?!?) evoluzione: un topo dal muso di scimmia. Ortolani lo chiamò Rat-Man, e da allora la sua vita non è più stata la stessa. Così impara. ([[Andrea Plazzi]])
*Nelle storie di Rat-Man c'è molto di più di quello che si riesce a vedere a una prima lettura (d'altra parte, con le lacrime agli occhi per il gran ridere non si può pretendere di vedere bene). ([[Antonio Serra]])
*Perché Rat-Man è tanto originale? Lo spazio per spiegarlo è troppo poco, ma uno dei motivi è che questo topastro petulante e pestifero in realtà è poco invadente. Ed è sufficientemente malleabile da farsi usare per raccontare non solo le storie del suo autore ma, qualche volta, anche quelle degli altri. Cosa vuol dire? Che, tra le altre cose, Rat-Man (e Ortolani) si presta molto bene a quelle che qualcuno chiama (pseudo) parodie. "Pseudo" perché pseudo, nel senso che di farina del sacco di Ortolani ce n'è parecchia. "Parodie" perché parodie, cioè "versione caricaturale e burlesca di un'opera, un dramma o un film" (''Il Nuovo Zingarelli'', 1995). ([[Andrea Plazzi]])
*Quanto a quello che [Rat-Man] rappresenta, è facile: il perfetto connubio tra una visione popolare del fumetto e una autoriale. È uno dei migliori fumetti al mondo. ([[Roberto Recchioni]])
*''Rat-Man'' è uno stupendo contenitore che gli dà {{NDR|a [[Leo Ortolani]]}} la possibilità di raccontare qualsiasi cosa. Sai cosa mi ricorda? I libri di Jonathan Carroll, che dopo le prime tre pagine, passate a parlare di un bambino, salta fuori che è la reincarnazione del suo cane o altre cose stranianti che ti fanno capire che da quel momento può succedere davvero qualsiasi cosa. È un po' l'impressione che mi dà ''Rat-Man'': sono convinto di seguire un filo logico e invece non sto capendo niente. Ma lo capirò tra cinque pagine. ([[Stefano Bollani]])
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*Cerco sempre di fare un numero di Rat-Man come se fosse l'ultimo. Per questo ci metto tanto, ho una mano continuamente attaccata ai [[testicoli]].
*Credo che un personaggio un po' "difettoso", come in effetti siamo tutti noi, attiri naturalmente la simpatia del pubblico. Ci si rivede in lui e si ride dei nostri difetti, ma a parte questo, immagino che la capacità di lottare e di credere in sé stesso, tipica di Rat-Man, sia una piccola luce di speranza. Un anti-eroe, come lo definirebbero, che, al di là della forma fisica assente, potrebbe essere benissimo al livello di un Balboa prima maniera.
*I due {{NDR|[[Rat-Man]] e Brakko}} sono infatti complementari. Quello che manca a Rat-Man manca anche a Brakko.
*''Rat-Man'' finirà, ma non avrà mai fine. E non ho bevuto.
*Rat-Man potrebbe vivere benissimo di sole storie brevi, ma la sua vita non cambierebbe di una virgola e non è quello che ho in mente per lui! Io vorrei farlo crescere, caratterizzarlo in maniera sempre più accurata e portarlo a una naturale e convincente conclusione delle sue avventure. Per riuscire a farlo occorrono storie di respiro più ampio che devo necessariamente dividere in più puntate, storie in cui posso approfondire ogni lato del suo carattere grazie a un ritmo più lento rispetto alle storie di 24 pagine. Avremo così un Rat-Man non soltanto comico, ma a volte drammatico, a volte tenero, a volte odioso e insopportabile...