William S. Burroughs: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Sul [[gatto]]}} Circonda questa creaturina fiduciosa anche un'aura fatale e triste. Nei secoli è stata abbandonata molte volte, lasciata morire in freddi vicoli urbani, in torridi ''terrains vagues'' assolati, tra cocci di terraglie, ortiche, muri crollati. Tante volte ha gridato aiuto invano.<br />Fa le fusa e insieme dorme, Fletch, stende le zampette nere per essere in contatto con le mie mani, gli artigli ritratti, giusto un tocco gentile per assicurarsi che io sia lì, accanto a lui che dorme. Probabile che mi veda in sogno. Si dice che i gatti non distinguano i colori: un granuloso bianco e nero, un'argentea pellicola guizzante piena di strappi mentre lascio la stanza, poi torno, vado fuori, lo prendo su, lo metto giù. Chi potrebbe fare del male a una simile creatura? Allenare il proprio cane a ucciderlo! L'odio per i gatti riflette uno spirito gretto, stupido, volgare, bigotto. Con questo Spirito Gretto non ci può essere compromesso.<ref>Da ''Il gatto in noi''; citato in Alessandro Paronuzzi (a cura di), ''101 gatti d'autore'', Franco Muzzio Editore, Padova, 1997, pp. 23-24. ISBN 88-7021-844-9</ref>
*Dolce lettore, nel flash dell'orgasmo vediamo Dio dal buco del culo.<ref>Da ''Pasto nudo'' (''Naked Lunch'', 1959), traduzione di Franca Cavagnoli, Adelphi Edizioni, Milano, p. 232. ISBN 9788845920936</ref>
*Il tossicomane da [[barbiturici]] offre uno spettacolo terrificante. Non riesce a coordinarsi, barcolla, cade dagli sgabelli del bar, si addormenta nel mezzo di una frase, si fa cadere il cibo dalla bocca. È confuso, rissoso e stupido. E quasi sempre fa uso di altre droghe, qualunque cosa sulla quale possa mettere le mani: alcol, benzedrina, oppiacei, marijuana. Chi usa barbiturici viene guardato con sdegno nella società dei tossicomani: "Pezzenti delle pasticche". [...] Credo che i barbiturici diano la peggior forma possibile di assuefazione: sgradevole, tendente a peggiorare e difficile da curare.<ref>Da ''Pasto nudo''; citato in Weil 2007, p. 90.</ref>
*La roba non è uno sfizio. È un modo di vivere.<ref>Da ''La scimmia sulla schiena''; citato in Weil 2007, p. 109.</ref>
*Lo [[psicosi|psicotico]] è uno che ha scoperto come vanno le cose.<ref>Citato in Gustav Hasford, ''Nato per uccidere'', traduzione di Pier Francesco Paolini, Bompiani, 1989.</ref>