I fratelli Karamazov: differenze tra le versioni

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{{NDR|Fëdor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'', traduzione di Agostino Villa, Einaudi, 2005}}
 
=== [[Federigo Verdinois]] ===
Aleksej Fëdoroviè Karamazov era il terzo figlio di un proprietario terriero del nostro distretto, Fëdor Pavloviè Karamazov, assai noto ai suoi tempi (e del resto ancor oggi ricordato fra noi) per la sua tragica e oscura fine, avvenuta esattamente tredici anni fa e della quale parlerò a tempo debito. Adesso, invece, di questo "proprietario terriero" (come lo si chiamava da noi, anche se in tutta la sua vita non aveva abitato quasi mai nella sua proprietà), dirò solo che era un tipo strano, di quelli che tuttavia si incontrano abbastanza spesso, il tipo di persona non soltanto abietta e depravata, ma anche balorda, di quei balordi, però, che sanno gestire egregiamente i propri affarucci e, a quanto pare, solo quelli. Fëdor Pavloviè, ad esempio, aveva cominciato quasi dal nulla; la sua proprietà era modestissima, correva di qua e di là per pranzare alla tavola altrui, si ingegnava a fare il parassita, eppure al momento del trapasso gli trovarono ben centomila rubli in contanti, anche se nel contempo aveva continuato ad essere per tutta la vita uno dei più dissennati scavezzacolli di tutto il nostro distretto. Lo ripeto ancora: qui non si tratta di stupidità - la maggior parte di questi scavezzacolli è abbastanza intelligente e scaltra - si tratta proprio di dissennatezza, e per giunta di un tipo particolare, nazionale.
 
{{NDR|Fëdor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'', traduzione di Federigo Verdinois, seconda edizione 2011, Scrivere (editing digitale in formato Kindle), seconda edizione, 2011}}
 
==Citazioni==
*[[Ateismo|Senza Dio]], senza vita futura? Dunque, sarebbe tutto permesso, allora adesso si potrebbe fare tutto? (Ivàn:; Grati, 2011, [http://books.google.it/books?id=Em1n0xz3hnUC&pg=PT514&dq=%22Senza+Dio,+senza+vita+futura?+Dunque,+sarebbe+tutto+permesso,+allora%20adesso%20si%20potrebbe%20fare%20tutto?%22#v=onepage&q=%22Senza%20Dio%2C%20senza%20vita%20futura%3F%20Dunque%2C%20sarebbe%20tutto%20permesso%2C%20allora%20adesso%20si%20potrebbe%20fare%20tutto%3F%22&f=false p. 514])
:Senza Dio e senza vita futura? Tutto è permesso dunque, tutto è lecito? (1979)
 
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*Chi mente a se stesso e presta ascolto alle proprie [[Bugia|menzogne]], arriva al punto di non distinguere più la verità, né in se stesso, né intorno a sé. (Starets Zosima: cap. II, 1994, p. 62)
*Vi è nel popolo un dolore muto e rassegnato, che si ritrae in sé e tace. Ma vi è anche un dolore lacerante; esso si scioglie in lacrime e, da quel momento, finisce in lamenti. [...] Un simile dolore non vuole conforto, si nutre del sentimento della propria inestinguibilità. (cap. III, 1994, p. 68)
*Se il pentimento non si esaurirà in te, Dio ti perdonerà. Perché non esiste e non può esistere peccato su questa terra che il Signore non perdoni a chi si pente sinceramente. (Starec Zosima: cap. III, Verdinois, 2011)
*Con l'[[amore]] tutto si riscatta, si salva tutto. Se io, che sono un peccatore come te, mi sono commosso e ho avuto pietà di te, tanto più ne avrà Dio. [...] Va' e non temere. (Starets Zosima: cap. III, 1994, p. 74)
*L'[[amore]] astratto brama gesta immediate, edificanti perché tutti lo notino. Si giunge effettivamente anche al punto di sacrificare la vita purché non vada troppo per le lunghe e si concluda al più presto, come sulla scena, così che tutti vedano e plaudano. L'amore attivo è fatica e perseveranza. (Starets Zosìma: cap. IV, 1994, p. 82)
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*Sarebbe altresì possibile andare oltre [...] in questa assimilazione a [[Carl Gustav Jung|Jung]]: riconducendo [...] tutti e quattro i fratelli alle quattro parti dell'intero individuale, Ivàn il pensiero, Dmítrij la sensazione, Alëša il sentimento, Smerdjakçov l'intuizione.
 
== Note ==
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*Fëdor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'', traduzione di Agostino Villa, Einaudi, Torino, 2005. ISBN 88-06-17916-0
*Fëdor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'', traduzione di Matteo Grati, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2011. ISBN 88-66-20123-5; ISBN 978-88-662-0123-6; ISBN 978-88-607-3937-7
*Fëdor Dostoevskij, ''I fratelli Karamazov'', traduzione di Federigo Verdinois, Scrivere (editing digitale in formato Kindle), seconda edizione, 2011.
 
==Altri progetti==