Grande Inter: differenze tra le versioni

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* Quando Keith Botsford, il mio collega americano, ed io stavamo investigando quello che abbiamo chiamato ''The Years of the Golden Fix'', è emerso che le vittorie europee dell'Inter degli anni 1960 furono frutto di corruzione e imbrogli nei quali Angelo Moratti giocò un ruolo cruciale in un sistema messo in piedi da due uomini ora deceduti: Deszo Szolti, faccendiere ungherese, e Italo Allodi, il serpentino. ([[Brian Glanville]])
* {{NDR|Dopo la sconfitta per 1-0 dell'Inter a Mantova nell'ultima giornata del campionato 1966-1967}} Siamo stati grandi quando si vinceva, cerchiamo di essere grandi anche ora che abbiamo perduto. Forse siamo rimasti troppo tempo sulla cresta dell'onda. E tutti a spingere per buttarci giù. Ora saranno tutti soddisfatti. ([[Angelo Moratti]])
* {{ndr|Nel 2015 Sulla testimonianza di Ferruccio Mazzola riguardante il [[doping]] nell’Inter di Herrera}} Le cose sono vere. Io ad un certo punto cominciai ad avere, in campo, dei fortissimi giramenti di testa. Andai dal medico che mi fece fare tutte le analisi e mi disse che dovevo fermarmi, che avevo problemi grossi. Mi disse che dovevo stare fuori almeno sei mesi. Ma questo Herrera non lo voleva. Da dove nascevano quei valori sballati? Non lo so. Ma so che, prima della partita, ci davano sempre un caffè. Non so cosa ci fosse dentro. Ricordo che un mio compagno, Szymaniak, mi chiese se prendevo la simpamina. Io non sapevo cosa fosse ma qualcosa che non andava, qualcosa di strano, c’era. ([[Sandro Mazzola]])
 
==Voci correlate==