Vandana Shiva: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m altre minori
m wlink
Riga 14:
* La deregolamentazione [[ambientalismo|ambientale]] è parte essenziale della liberalizzazione commerciale, e pertanto libero commercio e difesa dell'ambiente sono incompatibili. Per salvare le tartarughe, bisogna respingere insieme il [[liberismo|libero scambio]] e le tecnologie distruttive dell'ambiente. (p. 51)
*Una nuova lotta per la libertà dell'India è giustamente iniziata dalle «periferie» ambientali e sociali del paese, dalle coste, sotto la guida delle donne, nell'interesse dei pescatori tradizionali, dei senzaterra e dei piccoli agricoltori. Dalle «periferie» sta nascendo una nuova India – un'India costruita sui principi della sostenibilità e della giustizia, della pace e dell'armonia, della democrazia e della diversità.<br>La seconda lotta per l'indipendenza è appena cominciata. (p. 63)
*Diversità ed alta produttività vanno per mano quando si prendono in considerazione tutti i raccolti e tutti i costi degli input esterni da sommare a quello degli altri input. Il paradigma della [[monocoltura]] ha come riferimento le rese delle merci prese una alla volta, e riesce ad esternalizzare i costi degli input chimici e dell'energia. Le agricolture industriali inefficienti e dispendiose vengono così presentate come efficienti e produttive. (p. 120)
*Non abbiamo bisogno dell'[[Organismo geneticamente modificato|ingegneria genetica]] per ottenere raccolti ricchi di nutrienti: l'amaranto ha nove volte più calcio del grano e 10 volte più calcio del riso. Il suo contenuto di ferro è quattro volte quello del riso, e ha due volte in più di proteine. Il miglio ''finger'' fornisce 35 volte più calcio del riso, due volte più di ferro e cinque volte più di minerali. Il miglio ''barnyard'' contiene nove volte più minerali del riso. Prodotti nutrienti e rispettosi delle risorse come i diversi tipi di miglio e di legumi sono la strada più sicura verso la sicurezza alimentare.<br>La biodiversità ha già le risposte ai problemi per risolvere i quali ci viene proposta l'ingegneria genetica. Spostarsi dalla monocoltura della mente alla biodiversità, dal paradigma dell'ingegneria a quello dell'ecologia, può aiutarci a conservare la biodiversità, rispondere ai nostri bisogni di alimenti e di nutrimento, evitare i rischi dell'inquinamento genetico. (pp. 121-2)