Ebrei: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*A dona che pianze, caval che sua, e ebreo che zura, no crederghe.<ref>«Non credere alla donna che piange, al cavallo che suda e all'ebreo che giura.»</ref> ([[proverbi veneti|proverbio veneto]])
*C'è sempre qualcosa che ti ricopre di merda. La merda c'è! [...] E nelle diverse culture hanno trovato molte diverse risposte a questo, per esempio [...] gli ebrei ti dicono: "Perché accade sempre a noi?" (''[[Viaggio in India]]'')
*Cari fratelli e sorelle, [...] non possiamo fare a meno di ricordarci dei crimini di questi criminali Ebrei, nel corso della storia. Perché la Francia, nel 1253, ha espulso e sradicato l'entità ebraica, che era rappresentata dal ghetto? Perché li hanno espulsi? Perché succhiavano il sangue dei Francesi, perché spargevano il sangue dei Francesi, li macellavano, rubavano i loro soldi e cospiravano contro di loro. Alla fine, i Francesi non ebbero altra alternativa se non quella di espellerli. [...] Questa serie di espulsioni continua fino al giorno odierno. [...] Se Allah vorrà, la loro espulsione dalla Palestina nella sua interezza è una certezza. Noi non siamo né più deboli né meno onorabili di quei popoli che hanno espulso e annientato gli Ebrei. Il giorno in cui anche noi li espelleremo si avvicina. [...] Abbiamo teso la nostra mano per dare da mangiare a questi cani affamati, a queste bestie selvagge, e hanno divorato le nostre dita. Ma ora abbiamo imparato la lezione, e vi dico che non c'è posto per voi fra di noi, e per voi non c'è un futuro neanche fra le nazioni del mondo: siete destinati all'annientamento. ([[Mahmud al-Zahar]])
*Ci sono state circostanze nel ventesimo secolo nelle quali essere un ebreo era un vantaggio. Negli anni settanta, per fuggire dall'Unione Sovietica, la nostra famiglia aveva finto di essere ebrea. (''[[Lord of War]]'')
*Come potete rimproverare agli ebrei le persecuzioni che hanno subíto in diversi paesi? Queste sono, al contrario, dei crimini nazionali che noi dobbiamo espiare reintegrandoli negli imprescrittibili diritti dell'uomo di cui nessuna autorità umana può privarli. [...] Restituiamogli la felicità, la patria e la virtù reintegrandoli nella loro dignità di uomini e cittadini. ([[Maximilien de Robespierre]])
*Dicono che da un crocifisso appeso al muro, in classe, possono sentirsi offesi gli scolari ebrei. Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato, e non è forse morto nel martirio, come è accaduto a milioni di ebrei nei ''lager''? ([[Natalia Ginzburg]])
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*L'ebraismo poteva racchiudersi in una parola sola: isolamento. Quando non li racchiudevano in un ghetto, gli ebrei se ne creavano uno di loro volontà; quando non li costringevano a portare il segno giallo, si vestivano in un modo che ai loro vicini sembrava stravagante. ([[Isaac Bashevis Singer]])
*L'ebreo moderno non può vivere senza l'antisemitismo. Se non c'è, fa di tutto per farlo nascere. ([[Isaac Bashevis Singer]])
*La gioia di un ebreo non è mai priva di timori. (''[[Dylan Dog]]'')
*La principale fonte della malattia del corpo nazionale tedesco. ([[Henry Ford]])
*La [[Rivoluzione francese]] aveva risolto la cosa emancipando gli ebrei ai sensi della ''Dichiarazione dei diritti'' dell'89, cioè garantendo loro gli inalienabili diritti naturali che spettano a ogni individuo.[...]. Sicché la ''Proclamazione dell'emancipazione'' del settembre 1791 semplicemente trasformò ogni ebreo in cittadino francese a pieno titolo, con tutti i diritti e doveri a ciò inerenti. Quest'omologazione dei singoli ebrei agli altri cittadini avanzò in Europa insieme agli eserciti francesi. ([[Nicolao Merker]])
*Loro sforzo sempre più impaziente, pur di aver pace da ogni persecuzione, pur di trovar sosta nell'eterna fuga, era adattarsi, inserirsi entro i popoli che li circondavano, perdersi nella generalità. Per questo, fusi e confusi com'erano fra gli altri popoli, non si comprendevano più reciprocamente, si sentivano da tempo francesi, tedeschi, inglesi o russi e non ebrei. Ma ora che venivano gettati come lordura sulle strade e scopati poi via tutti insieme: i direttori di banca dai palazzi berlinesi e i servi della sinagoga delle comunità ortodosse, i professori di filosofia parigini e i vetturini di Rumema, i becchini e gli insigniti di premio Nobel, le grandi cantanti e le prefiche, gli scrittori e i fabbricanti d'acquavite, i ricchi ed i poveri, i grandi ed i piccoli, i credenti e i miscredenti, gli strozzini ed i sapienti, i sionisti e gli assimilati, i seguaci del rito tedesco e quelli del rito spagnuolo, i giusti e gli ingiusti, e dietro di loro tutta la schiera di coloro che credevano di essersi ormai sottratti alla maledizione, i battezzati ed i misti; ora per la prima volta da secoli si imponeva agli ebrei una nuova comunità da essi non più sentita, la comunità dell'espulsione sempre rinnovantesi dai tempi dell'Egitto. ([[Stefan Zweig]])
*"Ma cosa rimproverano agli ebrei?" "Di essere più intelligenti di noi" rispose pronto. "E anche di aver crocifisso Gesù Cristo." "Ma non sono stati loro, sono stati i romani!" esclamai con slancio. ([[Louis Malle]])
*Ma se insieme con il Positivismo, il Socialismo, il Libero Pensiero, e con il Momigliano morissero tutti i Giudei che continuano l'opera dei Giudei che hanno crocifisso Nostro Signore, non è vero che al mondo si starebbe meglio? Sarebbe una liberazione, ancora più completa se, prima di morire, pentiti, chiedessero l'acqua del Battesimo. ([[Agostino Gemelli]])
*Molti ebrei in Israele e nella diaspora, reagiscono psicologicamente a ogni riflessione severa come se, invece di vivere a Tel Aviv o a Parigi nel 2014, vivessero a Berlino nel 1935. ([[Moni Ovadia]])
*Nessun ebreo fu mai abbastanza stupido da diventare cristiano senza essere un uomo intelligente. ([[Israel Zangwill]])
*Noi ebrei ci rendemmo conto che il nostro paese era caduto in mano a dei delinquenti. Alcuni di noi si proposero di dimostrare che la bontà umana può trionfare sui bruti e sulla bestialità. ([[Leo Baeck]])
*Non c'è nulla di paragonabile alla [[Olocausto|shoah]]. [...] Nessuno al mondo ha ricevuto lo stesso trattamento riservato agli [[ebrei]], sempre accusati di ogni male. Essi hanno condotto un'esistenza molto più difficile di chiunque altro. ([[Fidel Castro]])
*Non è sorprendente che la visione profetica di un'umanità unita e pacifica, di giustizia per i poveri e gli indifesi, trovasse un suolo fertile tra gli ebrei e che non fosse mai dimenticata? Che quando le mura dei ghetti caddero al suolo, gli ebrei, in numero sproporzionatamente grande, fossero tra coloro che proclamavano gli ideali di internazionalismo, pace e giustizia? Quella che da un punto di vista umano è stata la loro tragedia — la perdita della loro terra e del loro stato — dal punto di vista umanistico fu la più grande benedizione: essendo fra chi soffre ed è disprezzato, furono capaci di svilupparsi e di mantenere una tradizione di umanesimo. ([[Erich Fromm]])
*Non ha occhi un ebreo? Non ha mani, organi, statura, sensi, affetti, passioni? Non si nutre anche lui di cibo? Non sente anche lui le ferite? Non è soggetto anche lui ai malanni e sanato dalle medicine, scaldato e gelato anche lui dall'estate e dall'inverno come un cristiano? Se ci pungete non diamo sangue, noi? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate non moriamo? ([[William Shakespeare]])
*Non sono i 6 milioni di ebrei che mi preoccupano, è che i record sono fatti per essere battuti. (''[[Harry a pezzi]]'')
*Non sono tedesco né europeo, forse neppure un essere umano, ma un ebreo. ([[Arnold Schönberg]])
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*L'odio che impazza contro di noi affonda le radici nel fatto che abbiamo sostenuto l'ideale della convivenza armonica e che gli abbiamo dato espressione con parole e coi fatti tra la maggior parte del nostro popolo.
*Noi ebrei dovremmo essere e rimanere portatori e difensori dei valori spirituali. Ma dovremmo anche restare perennemente consapevoli del fatto che questi valori spirituali sono e sono sempre stati il fine comune di tutta l'umanità.
 
===[[Adolf Hitler]]===
*Cogli ebrei non c'è modo alcuno di patteggiare, ma solo un durissimo sì o no.
*Finché l'Ebreo non riuscirà a diventare padrone degli altri popoli dovrà, volente o nolente, parlare la loro lingua; se tuttavia fosse in grado di trasformarli in suoi servi, essi dovrebbero tutti quanti imparare, loro malgrado, una lingua universale, così da governarli con maggiore facilità.
*Gli ebrei non furono mai nomadi, ma sempre e soltanto parassiti.
*Il segno più caratteristico del rapporto tra gli ebrei e la cultura umana sta nel fatto che una "cultura ebraica" non è mai esistita e che le due regine dell'[[arte]], [[architettura]] e [[musica]], non devono niente di originale all'ebraismo. Ciò che l'ebreo produce in campo artistico è o furto o paradosso. Gli mancano le qualità geniali delle razze dotate di valori.
*L'Ebreo deve levar le tende dall'Europa. Altrimenti nessun accordo sarà possibile fra Europei. È l'Ebreo che ostacola tutto.
*Può perfino capitare che una parte del popolo creda veramente che un ebreo possa essere tedesco o [[inglese]], francese o italiano... ma questa è solo un'illusione.
*Quando si tratta degli Ebrei, ignoro qualsiasi sentimento di pietà. Saranno sempre il fermento che anima i popoli gli uni contro gli altri. Seminano zizzania dappertutto, tanto fra gli individui quanto fra i popoli.
*Se gli ebrei fossero soli su questa terra, essi annegherebbero nella sporcizia e nel luridume, combattendosi ed eliminandosi in lotte gonfie d'[[odio]]; la mancanza di senso del [[sacrificio]] – resa evidente dalla vigliaccheria che li contraddistingue – fa della loro lotta una farsa.
 
===[[George Steiner]]===
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*Siamo un popolo insaziabilmente avido di storia, di conoscenza in movimento. [...] In cuor suo, l'ebreo non può accettare la fine della storia, l'esclusione dell'ignoto, l'eterna immobilità e noia della salvezza che accompagnerebbero l'era messianica. Nel negare lo statuto messianico di Gesù, nel sovvertire la fede dei primi cristiani nell'imminenza del momento escatologico, l'ebreo esprimeva il genio di irrequietezza così centrale nella sua psiche. Noi eravamo e rimaniamo nomadi attraverso il tempo. [...] Non saremo mai in grado di «pensare la Shoah» – ne sono convinto – sia pure in modo inadeguato, se ne separiamo la genesi e l'enormità radicale dalle origini teologiche. In particolare, non capiremo mai la psicosi persistente del cristianesimo, che è quella dell'odio per gli ebrei (persino in luoghi dove non ci sono più ebrei o quasi), a meno di riuscire a discernere in quella patologia dinamica le ferite mai chiuse lasciate dal «no» degli ebrei al Messia crocifisso. È a queste cicatrici non rimarginate o stimmate che possiamo applicare, secondo u significato tremendo, l'imposizione di Kierkegaard di lasciare aperte le «ferite della possibilità».
*Uccidendo i suoi ebrei, l'Europa si è suicidata.
 
==Note==
<references />
 
==Voci correlate==