Ebrei: differenze tra le versioni

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Citazioni sugli '''ebrei'''.
 
==Citazioni==
*C'è sempre qualcosa che ti ricopre di merda. La merda c'è! [...] E nelle diverse culture hanno trovato molte diverse risposte a questo, per esempio [...] gli ebrei ti dicono: "Perché accade sempre a noi?" (''[[Viaggio in India]]'')
*Come potete rimproverare agli ebrei le persecuzioni che hanno subíto in diversi paesi? Queste sono, al contrario, dei crimini nazionali che noi dobbiamo espiare reintegrandoli negli imprescrittibili diritti dell'uomo di cui nessuna autorità umana può privarli. [...] Restituiamogli la felicità, la patria e la virtù reintegrandoli nella loro dignità di uomini e cittadini. ([[Maximilien de Robespierre]])
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*Il guaio degli ebrei è che non hanno alcun senso della natura. Tutti città e affari. ([[Stephen Fry]])
*Il popolo ebreo, il solo un tempo eletto da Dio… poi abbandonato per la sua incredulità, meritò di essere riprovato [...] la loro empietà è giunta a un livello tale che, per la nostra salvezza, occorre respingere la forza di tanta malizia. ([[Papa Pio V]])
*L'ebraismo poteva racchiudersi in una parola sola: isolamento. Quando non li racchiudevano in un ghetto, gli ebrei se ne creavano uno di loro volontà; quando non li costringevano a portare il segno giallo, si vestivano in un modo che ai loro vicini sembrava stravagante. ([[Isaac Bashevis Singer]])
*L'ebreo moderno non può vivere senza l'antisemitismo. Se non c'è, fa di tutto per farlo nascere. ([[Isaac Bashevis Singer]])
*La [[Rivoluzione francese]] aveva risolto la cosa emancipando gli ebrei ai sensi della ''Dichiarazione dei diritti'' dell'89, cioè garantendo loro gli inalienabili diritti naturali che spettano a ogni individuo.[...]. Sicché la ''Proclamazione dell'emancipazione'' del settembre 1791 semplicemente trasformò ogni ebreo in cittadino francese a pieno titolo, con tutti i diritti e doveri a ciò inerenti. Quest'omologazione dei singoli ebrei agli altri cittadini avanzò in Europa insieme agli eserciti francesi. ([[Nicolao Merker]])
*Ma se insieme con il Positivismo, il Socialismo, il Libero Pensiero, e con il Momigliano morissero tutti i Giudei che continuano l'opera dei Giudei che hanno crocifisso Nostro Signore, non è vero che al mondo si starebbe meglio? Sarebbe una liberazione, ancora più completa se, prima di morire, pentiti, chiedessero l'acqua del Battesimo. ([[Agostino Gemelli]])
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*L'odio che impazza contro di noi affonda le radici nel fatto che abbiamo sostenuto l'ideale della convivenza armonica e che gli abbiamo dato espressione con parole e coi fatti tra la maggior parte del nostro popolo.
*Noi ebrei dovremmo essere e rimanere portatori e difensori dei valori spirituali. Ma dovremmo anche restare perennemente consapevoli del fatto che questi valori spirituali sono e sono sempre stati il fine comune di tutta l'umanità.
 
===[[George Steiner]]===
*Adesso, in un modo profondamente commovente, c'è gente in America che dice: non vogliamo più quella discussione tremenda sulla doppia lealtà, sul fatto che ogni ebreo ha la consapevolezza traditrice di essere ebreo prima che americano. Eppure quel fantasma continua a ossessionarci. È inerente alla natura stessa dell'identità di un popolo che rivendica di essere una razza ma non una razza, una nazione ma non una nazione, di avere una vocazione religiosa quando questa vocazione non ha più senso per la maggioranza secolare.
*Cosa diavolo può sperare un ricco? Perché tormentarti con la speranza quando hai la pancia piena? E questo che fa di ogni vittima un ebreo, un vero ebreo. Il progenitore degli autentici eletti non è [[Abramo (patriarca)|Abramo]], che era miliardario. Non discendiamo da Giobbe, che raddoppiò i suoi beni. Siamo figli di Agar. Ci siamo cibati di sassi e le vespe hanno cantato per noi. Non può esistere un comunista, un vero socialista che non sia, in fondo, un ebreo.
*Gli ebrei sono costretti a contemplare, se non ad accettare o a razionalizzare, l'atroce paradosso della ''loro colpevolezza innocente'', il fatto che sono stati loro a rappresentare nella storia occidentale l'occasione, la possibilità ricorrente per il gentile di diventare meno che umano.
*Il giudaismo e le sue due principali note a piè di pagina, il cristianesimo e il socialismo utopico, discendono direttamente dal Sinai, e anche gli ebrei erano solo un piccolo gruppo disprezzato e perseguitato.
*Per due millenni la dignità dell'ebreo ha consistito nell'essere ''troppo debole'' per trasformare altri uomini in profughi altrettanto infelici di sé stesso.
*Siamo un popolo insaziabilmente avido di storia, di conoscenza in movimento. [...] In cuor suo, l'ebreo non può accettare la fine della storia, l'esclusione dell'ignoto, l'eterna immobilità e noia della salvezza che accompagnerebbero l'era messianica. Nel negare lo statuto messianico di Gesù, nel sovvertire la fede dei primi cristiani nell'imminenza del momento escatologico, l'ebreo esprimeva il genio di irrequietezza così centrale nella sua psiche. Noi eravamo e rimaniamo nomadi attraverso il tempo. [...] Non saremo mai in grado di «pensare la Shoah» – ne sono convinto – sia pure in modo inadeguato, se ne separiamo la genesi e l'enormità radicale dalle origini teologiche. In particolare, non capiremo mai la psicosi persistente del cristianesimo, che è quella dell'odio per gli ebrei (persino in luoghi dove non ci sono più ebrei o quasi), a meno di riuscire a discernere in quella patologia dinamica le ferite mai chiuse lasciate dal «no» degli ebrei al Messia crocifisso. È a queste cicatrici non rimarginate o stimmate che possiamo applicare, secondo u significato tremendo, l'imposizione di Kierkegaard di lasciare aperte le «ferite della possibilità».
*Uccidendo i suoi ebrei, l'Europa si è suicidata.
 
==Voci correlate==