Nazım Hikmet: differenze tra le versioni

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Inserisco citazioni; finch'è/finché come nel testo; 'in me il tempo': la strofa inizia, come altre nella poesia , in minuscolo. Nazim in bibliografia come nel testo.
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[[Immagine:USSR stamp N.Hikmet 1982 6k.jpg|thumb|Nazim Hikmet su un francobollo sovietico del 1982]]
'''Nazım Hikmet Ran''' (1902 – 1963), poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco.
 
==''Poesie''==
*''Io sono un noce nel parco Ghiulkhan. | E le foglie, come pesciolini, vibrano dall'alba alla sera, | frusciano come un fazzoletto di seta; prendi, | strappale, o mia cara, e asciuga le tue lacrime. || Le mie foglie sono le mie mani, centomila mani verdi, | centomila mani io tendo, e ti tocco, [[Istanbul]]. | Le mie foglie sono i miei occhi, e io guardo intorno, | con centomila occhi ti guardo, Istanbul. | Le mie foglie battono, come centomila cuori.'' (da ''Il noce. (1957)'', p. 57)
*''La città di [[Praga]] è incisa su una coppa di vetro | incisa con un diamante. | Risuonerebbe se la toccassi: | striata d'oro, limpida e bianca.'' (da ''Ore di Praga. 2 Il mattino. Praga ottimista. (1957).'', p. 71)
*''Finch'è ancora tempo, mio amore, | e prima che bruci Parigi | finch'è ancora tempo, mio amore, | finché il mio cuore è sul suo ramo | vorrei una notte di maggio | questa notte di maggio | sul lungosenna Voltaire | baciarti sulla bocca | e andando poi verso Notre-Dame | contempleremmo il suo rosone | e a un tratto serrandoti a me | di gioia, paura e stupore | piangere silenziosamente | e le stelle piangerebbero | mescolate alla pioggia fine.'' (da ''Finch'è ancora tempo. (1958)'', p. 78)
*''Siamo in gara con noi stessi, o mia rosa, | o noi porteremo la [[vita]] | sulle stelle morte | o la morte | calerà sul nostro mondo.'' (da ''Strontium 90. (1958)'', p. 83)
*''Al mare, alla sabbia, al sole, alla mela, alle stelle | io mi abituo, o mia rosa, | mi abituo profondamente. | Confuso col mare e la sabbia e il sole e la mela e le stelle | il tempo di partire è venuto.'' (da ''Quest'anno all'inizio dell'autunno nel sud. (1958)'', p. 84)
*''in me il [[tempo]] rimane | come una rossa rosa odorosa | che oggi sia venerdì domani sabato | che il più di me sia passato che resti il meno | me ne infischio.'' (da ''C'è un albero dentro di me. (1960)'', p. 110)
*''[...] sono sulla collina | e il mio cuore come una zattera | s'allontana sulla separazione infinita | va oltre i ricordi | fino al mare pesante senza stelle | nelle tenebre fitte. (da ''Bakù. (1960)'', p. 112)
 
==''Poesie d'amore''==
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==Bibliografia==
*Nazim Hikmet, ''Poesie'', introduzione di Joyce Lussu, traduzione di Joyce Lussu e Velso Mucci, Newton Compton , Roma, 1975.
*Nâzim Hikmet, ''Poesie d'amore'', traduzione di [[Joyce Lussu]], Mondadori, 2010.