Carlos Ruiz Zafón: differenze tra le versioni

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*... accanto alla sua pistola dell'esercito che ogni notte, quando credeva che io dormissi, tirava fuori e contemplava come se possedesse tutte le risposte, o almeno quelle che servivano a lui.
* Nel mio mondo, le grandi [[speranze]] vivevano solo fra le pagine di un libro.
*Erano anni in cui si cresceva in fretta, e quando l'[[infanzia]] si sbriciolava tra le loro mani moltomolti bambini avevano già lo sguardo da vecchi.
*Aprii gli occhi. Colonne di pietra spesse come alberi salivano nella penombra verso una volta spoglia. Aghi di luce polverosa cadevano in diagonale e lasciavano intravedere file interminabili di brande. Piccole gocce d'acqua si staccavano dall'alto come lacrime scure che esplodevano risuonando a terra. La penombra odorava di muffa e di umidità.<br />«Benvenuto in purgatorio»
*Non posso [[morte|morire]], dottore. Non ancora. Ho delle cose da fare. Poi avrò tutta la vita per morire.