George Steiner: differenze tra le versioni

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* Qualsiasi lettura completa di un testo tratto dal proprio passato linguistico e letterario è un atto multiplo di [[traduzione]]. (I, 2)
* Le interazioni tra [[sessualità]] e [[linguaggio]] accompagnano tutta la nostra vita. [...] In che misura le perversioni sessuali sono fatti analoghi al linguaggio scorretto? Vi sono delle affinità tra glligli stimoli erotici patologici e la ricerca, ossessiva in certi poeti e pensatori, di un 'linguaggio privato', di un sistema linguistico che risponda perfettamente alle esigenze e alle percezioni di chi ne fa uso? (I, 3; p. 39)
* Studiare la traduzione significa studiare il linguaggio. (I, 3; p. 47)
* Spinto dalla sua straordinaria visione e dalla consapevolezza emotiva delle capacità della lingua, di conferire la vita e di determinarla, [[Wilhelm von Humboldt|Humboldt]] avanza l'idea che il linguaggio possa essere avverso all'uomo. (II, 2; p. 80)
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* Il linguaggio è una creazione costante di mondi alternativi. [...] L'incertezza di significato è [[poesia]] incipiente. (III, 4; p. 226)
* Elencate [[san Gerolamo]], [[Lutero]], [[Dryden]], [[Hölderlin]], [[Novalis]], [[Schleiermacher]], [[Nietzsche]], [[Ezra Pound]], [[Valéry]], [[MacKenna]], [[Franz Rosenzweig]], [[Walter Benjamin]], [[Quine]] – e avrete quasi esattamente il totale complessivo di quanti hanno detto qualcosa di fondamentale o di nuovo sulla traduzione. (IV, 1; p. 260)
* Come le mutazioni nel [[evoluzionismo|miglioramento della specie]], i grandi atti di [[traduzione]] sembrano avere una necessità fortuita. La logica è sucessivasuccessiva al fatto. Ciò di cui ci stiamo occupando non è una scienza, ma un'[[arte]] esatta. (IV, 3; p. 285)
* {{NDR|Riassumendo i quattro moti/aspetti della traduzione}} Vi sono testi in cui l'adesione iniziale ai rischi emotivi e intellettuali di un'alternità non definita e resistente prosegue vitale e scrupolosa fino al prodotto finito. Vi sono traduzioni che sono atti supremi di esegesi critica, in cui la comprensione analitica, l'immaginazione storica, la competenza linguistica articolano una valutazione critica che è al contempo un'esposizione assolutamente lucida e responsabile. Vi sono traduzioni che non soltanto rappresentano la vita integrale dell'originale, ma che la raffigurano arricchendo ed ampliando gli strumenti operativi della propria lingua. Infine – anche se si tratta di un caso assolutamente eccezionale – vi sono traduzioni che reintegrano, che raggiungono un equilibrio e una stabilità di equità radicale tra due opere, due lingue, due comunità di esperienza storica e di sensibilità contemporanea. Per una traduzione, realizzare tutti e quattro gli aspetti pienamente e in egual misura è, ovviamente, 'un miracolo di rara invenzione'. (V, 3; p. 398)