Konrad Lorenz: differenze tra le versioni

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*Sono pienamente convinto, dico pienamente, che gli animali hanno una coscienza. L'uomo non è il solo ad avere una vita interiore soggettiva.<ref>Citato in Parisini, p. 115.</ref>
*Un uomo che conosce bene la bellezza di un bosco in primavera, la bellezza dei fiori, la meravigliosa complessità di una qualche specie animale, è impossibile che dubiti sul senso del [[mondo]].<ref>Citato in Parisini, p. 34.</ref>
*Chi ha contemplato una volta con i propri occhi la bellezza della Natura, non è destinato alla morte, bensì alla Natura stessa, di cui ha intravisto le meraviglie. E se ha davvero degli occhi per vedere, costui diverrà inevitabilmente un Naturalista.<ref>L'Anello di Re Salomone</ref>
 
==''Gli otto peccati capitali della nostra civiltà''==
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*Presso le [[oca selvatica|oche selvatiche]] il giovane fidanzato suole seguire letteralmente ogni passo della sua promessa. Martina però si muoveva con gran disinvoltura per tutte le stanze della nostra casa, senza preoccuparsi del fidanzato che, cresciuto in libertà, era costretto ad avventurarsi in regioni a lui ignote. Se si pensa alla ripugnanza che hanno le oche selvatiche, uccelli che amano gli spazi aperti, a spingersi anche solo fra i cespugli o sotto gli alberi, Martino ci apparirà come un piccolo eroe: col collo teso seguì un giorno la sua amata attraverso la porta principale, fin nell'ingresso, e poi su per le scale, fino in camera da letto. (p. 19)
*E mentre ancora seguivo con lo sguardo le oche che volavano basse sull'acqua e scomparivano alla prossimità curva del fiume, fui improvvisamente colto da quel senso di meraviglia per le cose note e familiari che è all'origine della filosofia. Provai in me un profondo stupore per la possibilità di una tale dimestichezza con un uccello libero e selvatico, e la constatazione di questo fatto mi rese stranamente felice, come se con ciò si fosse potuto un poco riparare alla cacciata dall'Eden. (p. 20)
*Chi infatti ha contemplato una volta con i propri occhi la bellezza della Natura,natura non è destinato alla morte come pensa [[August von Platen-Hallermünde|Platen]], bensì alla Naturanatura stessa, di cui ha intravisto le meraviglie. E se ha davvero degli occhi per vedere, costui diverrà inevitabilmente un Naturalista[[naturalista]].<ref>L'Anello di Re(p. Salomone</ref>22)
*Davanti all'[[acquario]] si può star delle ore assorti in fantasticherie, come quando si contemplano le fiamme del caminetto o le rapide acque di un torrente. E si imparano molte cose durante questa contemplazione. Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo! (p. 26)
*Tenendo debito conto delle rispettive dimensioni, la voracità e la crudeltà raffinata di questo animaletto eclissano quelle di celebri predatori quali la tigre, il leone, il lupo, la balena, il pescecane e la vespa: tutti sono agnellini in confronto alla larva dei ''[[Ditisco|Dytiscus]]''! (p. 27)