Dezső Kosztolányi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Inserisco citazione di Dezső Kosztolányi.
 
Inserisco citazione.
Riga 2:
 
==Citazioni di Dezső Kosztolányi==
*''Bruno gonfalone giovanile dei miei capelli | come fatua bandiera sulle fortezze cinte d'assedio, | schioccavi verso le stelle, | superbo, raggiante. | Che n'è di te? Cosparso d'argento pendi | mollemente sulla mia gran fronte | e sotto sorride, accorta e saggia, | la mia bocca, simile a labbra amare | di soldati in fuga.''<ref>Citato in Folco Tempesti, ''La letteratura ungherese'', Sansoni/Accademia, Firenze/Milano, 1969, p. 210, traduzione di [[Paolo Santarcangeli]].</ref>
*''M'occorre chi è forte, chi è fiero; | io amo chi sente la terra, | chi palpa deciso l'orrendo, nocchiuto | terrore di pietra della Medusa Realtà, | e dice: «questo c'è», «questo non c'è», | «questa è la verità», «questo è menzogna», | e infine getta il proprio corpo ai vermi. | Io voglio l'eroe che al sole battente | del mezzogiorno contempla lo spettro terribile; | rotola in piena luce la sua lacrima, | ed ha per corona | la disperazione cocente.'' (da ''[[Marco Aurelio]]''<ref>In Dezső Kosztolányi, ''Poesie'', a cura di [[Guglielmo Capacchi]], Guanda Editore, Parma, 1970, p. 121.</ref>)