Mario Pappagallo: differenze tra le versioni

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*La [[soia]], poi, può essere considerata uno degli alimenti base della prevenzione, a differenza degli isoflavoni (suoi estratti) che possono invece essere controindicati nella donna che ha contratto un tumore della mammella oppure della donna in menopausa. (p. 27)
*È ormai noto che un [[tumore]] su tre dipende da cattive abitudini alimentari: è a tavola quindi che si crea un potentissimo scudo anticancro, anche per i soggetti più a rischio e non solo per quel 30% di neoplasie che dipendono direttamente dai cibi. Il [[sovrappeso]] e, ancor più, l'obesità sono alleati del male quando questo è in via di sviluppo. (p. 29)
*La [[dieta]] migliore? Senz'altro quella [[dieta mediterranea|mediterranea]], più tendente allo stile [[vegetarianismo|vegetariano]] e da seguire soprattutto con l'avanzare dell'età. Anche la dieta [[veganismo|vegana]], ossia una dieta vegetariana più rigida (anche se definirla vegetariana è riduttivo, essendo più una filosofia che uno stile di vita), può rappresentare una buona scelta, sebbene la sua applicabilità dipenda da caso a caso. (p. 29)
*Quel che appare certo, stando alle attuali conoscenze, è che una percentuale compresa tra il 30 e il 70% dei tumori potrebbe essere evitata grazie a una dieta corretta. (p. 32)
*Con la soia, invece, è meglio iniziare da giovani: i suoi fitoestrogeni, che proteggono dai tumori dipendenti dagli ormoni (come quelli al seno e alla prostata), agiscono di più se il loro consumo è costante nel tempo. (p. 35)