Illuminismo: differenze tra le versioni

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*Come si fa a parlare del sistema nato dal sistema illuministico come il migliore dei mondi possibili, quando sappiamo tutti che anche il comunismo e il nazismo sono figli dei Lumi? Si può anche dire che sono figli degeneri, va bene: ma quando si ha una casistica storica che ci mostra come non esistano sistemi ottimali, con quale ottica si continua a percorre questa strada? ([[Franco Cardini]])
*E così il secolo dei Lumi, che per [[Kant]] segna "l'emancipazione dell'umanità da uno stato di minorità", di fronte alla [[masturbazione]] si rivela molto più arretrato, ossessivo e persecutorio di quanto non siano stati i secoli precedenti, regolati dalla religione che forse, più della [[ragione]], ha dimestichezza con la carne e con le sofferenze della sua solitudine. ([[Umberto Galimberti]], ''Le cose dell'amore'', p. 50)
*I laici ritengono poi di non poter disporre di una morale che non discenda dal voler di Dio, ma una morale che discende dal volere di Dio è tipica delle morali primitive, dove gli uomini non sapendo dare delle leggi a se stessi hanno dovuto ancorarla ad una volontà superiore. Ma dopo abbiamo avuto l'illuminismo, abbiamo cominciato a ragionare; anche se con poco coraggio, il nostro cervello lo sappiamo anche usare. ([[Umberto Galimberti]])
*L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. ''Sapere aude''! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell'illuminismo. Sennonché a questo illuminismo non occorre altro che la libertà, e la più inoffensiva di tutte le libertà, quella cioè di fare pubblico uso della propria ragione in tutti i campi. Ma io odo da tutte le parti gridare: — Non ragionate! — L'ufficiale dice: — Non ragionate, ma fate esercitazioni militari. — L'impiegato di finanza: — Non ragionate, ma pagate! — L'uomo di chiesa: — Non ragionate, ma credete. ([[Immanuel Kant]])
*L'Illuminismo ha ridotto la gratuità del dono a beneficenza privata occasionalmente data al povero. ([[Pierpaolo Donati]])
*Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L'un compito è proprio del genio che crea, l'altro della perspicacia che perfeziona. ([[Denis Diderot]])
*Perché l'eredità fondamentale dell'illuminismo sta tutta qui: c'è un modo ragionevole di ragionare e, se si tengono i piedi per terra, tutti dovrebbero concordare su quello che diciamo, perché anche in [[filosofia]] bisogna dare retta al buon senso. […] Il buon senso ci dice che ci sono casi in cui possiamo concordare tutti su come vadano le cose. ([[Umberto Eco]])
*Tra i seguaci entusiasti di Tissot {{NDR|N.d.r.: il medico svizzero [[w:it:Samuel-Auguste Tissot|Samuel Auguste Tissot]]}} incontriamo [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] e [[Kant]], per i quali chi si [[masturbazione|masturba]] non è dissimile dal "[[suicidio|suicida]]" che distrugge con una gesto la vita che il masturbatore sacrifica nel tempo. ([[Umberto Galimberti]], ''Le cose dell'amore'', p. 48)
*Vedete, amico mio — disse Beatus, — questa antica purità religiosa offendeva gli sguardi dei felici abitanti del secolo decimottavo, e perciò hanno intonacato, cioè coperto, e poi sopra ci hanno cosparso quelle frenetiche pitture, che dovevano parere futuriste al loro tempo, tanto è vero che la vanità ci lasciò il nome. Vedete quel nome? ''Pictor bononiensis pinxit anno Domini MDCCXXVIII'', mentre queste antiche pitture sono senza nome, perché realmente noi non abbiamo nome, o almeno Dio solo è giudice se dobbiamo avere un nome. E così quest'ombra di mistero che qui ci avvolge, spiaceva al secolo dei lumi, e ne fecero una sala chiara, a stucchi ed oro, anzi una sala da ballo. ([[Alfredo Panzini]])
 
===[[Umberto Galimberti]]===
*E così il secolo dei Lumi, che per [[Kant]] segna "l'emancipazione dell'umanità da uno stato di minorità", di fronte alla [[masturbazione]] si rivela molto più arretrato, ossessivo e persecutorio di quanto non siano stati i secoli precedenti, regolati dalla religione che forse, più della [[ragione]], ha dimestichezza con la carne e con le sofferenze della sua solitudine. ([[Umberto Galimberti]], ''Le cose dell'amore'', p. 50)
*I laici ritengono poi di non poter disporre di una morale che non discenda dal voler di Dio, ma una morale che discende dal volere di Dio è tipica delle morali primitive, dove gli uomini non sapendo dare delle leggi a se stessi hanno dovuto ancorarla ad una volontà superiore. Ma dopo abbiamo avuto l'illuminismo, abbiamo cominciato a ragionare; anche se con poco coraggio, il nostro cervello lo sappiamo anche usare. ([[Umberto Galimberti]])
*Tra i seguaci entusiasti di Tissot {{NDR|N.d.r.: il medico svizzero [[w:it:Samuel-Auguste Tissot|Samuel Auguste Tissot]]}} incontriamo [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] e [[Kant]], per i quali chi si [[masturbazione|masturba]] non è dissimile dal "[[suicidio|suicida]]" che distrugge con una gesto la vita che il masturbatore sacrifica nel tempo. ([[Umberto Galimberti]], ''Le cose dell'amore'', p. 48)
 
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