Pena di morte: differenze tra le versioni

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*Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio. ([[Cesare Beccaria]])
*Perché alcuni Stati conservano la pena di morte? Per dirci che siamo crudeli... Che siamo assassini anche noi. ([[Roberto Benigni]])
*"Secondo me, uccidere perché si è ucciso rappresenta una punizione incomparabilmente più terribile dello stesso delitto commesso. Venire [[pena di morte|giustiziato]] in base ad un verdetto è molto più terribile che venire ucciso da briganti."<br/>"Chi viene ucciso da un brigante, mettiamo di notte nel bosco o in qualche altro modo, continua indubbiamente a sperare di salvarsi fino all'ultimo istante di vita. Ci sono esempi di persone che, già con la gola tagliata, continuavano a sperare, cercavano di fuggire o chiedevano pietà. E qui invece ti viene tolta con ''assoluta certezza'' proprio quest'ultima speranza grazie alla quale morire è dieci volte più più facile. Su di te è stato pronunciato un verdetto, e nella certezza che a quel verdetto non potrai scampare sta proprio la sofferenza più terribile, la più spaventosa che ci sia al mondo. Prendete un soldato, mettetelo davanti a una bocca di cannone e sparate contro di lui, e lui continuerà pur sempre a sperare; ma leggete a quello stesso soldato una sentenza che lo condanna ''con certezza'', e lui impazzirà o scoppierà a piangere. Chi è in grado di dire che la natura umana sia in grado di sopportare una cosa simile senza impazzire? A che serve una tortura così mostruosa, inutile, assurda? Può darsi che ci sia qualcuno a cui sia stata letta la sentenza di morte, gli abbiano fatto provare tutte le torture dell'attesa e alla fine gli abbiano detto: 'Va' pure, sei stato graziato'. Ecco, un uomo che avesse vissuto tutto ciò potrebbe raccontare cosa si prova. Anche Cristo ha parlato di quell'angoscia, di quella terribile sofferenza. No, non è permesso trattare così una persona umana!" ([[Fëdor Dostoevskij]], ''[[L'idiota]]'')
*Soltanto i despoti sostengono che la pena di morte è un attributo necessario all'autorità. Il popolo sovrano un giorno l'abolirà. ([[Anatole France]])
*Sono arrivato alla convinzione che l'abolizione della pena di morte sia auspicabile per i seguenti motivi:<br />1) Irreparabilità in caso di errore giudiziario.<br />2) Conseguenze morali deleterie per quanti hanno a che fare direttamente o indirettamente con il procedimento dell'esecuzione.<ref>Qualche mese prima, il ''New York Times'' del 6 marzo 1927 riferiva: «Il Professor Einstein non è favorevole all'abolizione della pena di morte [...]. Non vede perché la società non dovrebbe liberarsi degli individui che si sono dimostrati socialmente dannosi. Aggiunge che la società non ha più diritto di condannare una persona all'ergastolo di quanto ne abbia di condannarlo a morte.»</ref> ([[Albert Einstein]])