Stefan Zweig: differenze tra le versioni

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*[...] facciamo lentamente il buio [[cammino]] del nostro [[mondo]], la [[strada]] della [[pazienza]]. (da ''Appello alla pazienza, (1920)'', p. 67)
*Oggi l'[[Europa]] è ancora l'ultimo baluardo dell'individualismo, e forse l'iperteso spasmo dei popoli, il [[nazionalismo]] gonfiato, con tutta la sua violenza, è pur sempre una ribellione inconscia, in certo qual modo febbricitante, un ultimo disperato tentativo di difendersi dall'appiattimento. Ma proprio la forma spastica di difesa rivela la nostra debolezza. Già il genio della monotonia è all'opera per cancellare l'Europa, l'ultima [[Grecia]] della [[storia]], dalla lavagna epocale. (da ''La monotonizzazione del mondo, (1925)'', pp. 72-73)
*Perciò guardali bene, i senza [[patria]], tu, che sei fortunato, tu, che sai dove trovare la tua [[casa]] e la tua patria, tu, che tornando da un viaggio trovi pronta la tua stanza, preparato il tuo letto, e intorno a te i [[libro|libri]] che ami e gli oggetti che ti sono familiari. Guardali bene, gli scacciati, tu, che sei fortunato, che sai di che cosa e per chi vivi, così ti rendi conto umilmente di quanto tu sia privilegiato per caso rispetto agli altri. Guardali bene, quelli che stanno lì pigiati al parapetto della nave, e accostati a loro, parla con loro, perché già questo è una consolazione, che tu ti avvicini a loro, e mentre tu gli parli nella loro [[linguaggio|lingua]], bevono inconsciamente una sorsata della patria che hanno lasciato, e i loro [[occhio|occhi]] si fanno luminosi ed eloquenti. (da ''La casa dei mille destini. Scritto nel 1937, in occasione dei cinquanta anni di attività dello Shelter di Londra'', p.159)
 
==''Novella degli scacchi''==