Neil Gaiman: differenze tra le versioni

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ampliamento, introduzione a Cose Fragili
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*– È sorprendente come ciò che siamo possa dipendere dal letto in cui ci risvegliamo al mattino, ed è sorprendente quanto tutto ciò possa rivelarsi fragile. (da Coraline, p. 79)
 
== ''Cose fragili'' ==
=== Introduzione ===
* "Credo... che ricorderei più volentieri una vita sciupata per cose fragili che una vita dedicata a evitare i debiti morali". Queste parole mi apparvero in sogno e quando mi svegliai le scrissi, senza capire bene cosa significassero o a chi si riferissero.
* Scrivere è un po' come cucinare. A volte puoi fare quello che vuoi ma la torta non lievita, e ogni tanto invece la torta viene più buona di quello che avresti mai osato sperare.
* Il modo migliore per descrivere un racconto è raccontarlo. Per forza! Il modo di descrivere una storia, a se stessi o al mondo, consiste nel raccontare quella storia. È un atto riequilibrante ed è un sogno. Più accurata è la mappa, più assomiglia al territorio. La mappa accurata al massimo sarebbe il territorio stesso, e sarebbe davvero perfettamente accurata e perfettamente inutile.<br>La storia è la mappa che è il territorio.<br> Ricordatevelo bene.
* Naturalmente le fiabe sono fatte per essere trasmesse. Puoi prenderle, o esserne contagiato. Sono la moneta corrente che abbiamo in comune con coloro che hanno percorso le strade del mondo prima che arrivassimo noi. (Raccontare ai miei figli storie che a me avevano raccontato i miei genitori e i miei nonni mi fa sentire parte di qualcosa di speciale, di strano, parte del flusso ininterrotto della vita).
* Credo che sia un dovere che abbiamo gli uni verso gli altri, raccontarci storie. È la cosa più vicina alla preghiera del ''Credo'' a cui io mi sia mai accostato, o a cui, sospetto, mai mi accosterò.
* Mi piacciono i sogni. Ne so abbastanza da rendermi conto che la logica dei sogni non è la logica dei racconti, e che è difficile trasformare un sogno in un racconto: al risveglio il sogno si trasforma da oro in foglie, da seta a ragnatela. <br>C'è però qualcosa che si riesce a riportare indietro da un sogno: l'atmosfera, attimi, persone, un tema. Questa è però l'unica volta in cui sono riuscito a riportare indietro una storia completa.
* Mentre scrivo queste righe, mi viene in mente che la caratteristica particolare della maggior parte delle cose che consideriamo fragili è quanto siano invece robuste. Da bambini facevamo dei giochi con le uova per dimostrare come fossero in realtà minuscoli edifici di marmo estremamente resistenti; mentre ci dicono che il battito delle ali di una farfalla, se fatto nel punto giusto, può creare una tempesta al di là dell'oceano. Il cuore si può spezzare, ma è il più forte dei nostri muscoli, capace com'è di pompare sangue per lo spazio di una vita, settanta volte al minuto, e senza quasi perdere un colpo. Perfino i sogni, la più delicata e intangibile delle cose, possono dimostrarsi assai resistenti a ogni tentativo di distruggerli. I racconti, come le persone e le farfalle e le uova di usignuolo e i cuori umani e i sogni, sono cose fragili, fatti con niente di più forte e duraturo che ventisei lettere e una manciata di segni di interpunzione. Oppure sono parole nell'aria, composte di suoni e di idee - astratte, invisibili, che svaniscono appena pronunciate - e cosa può esserci mai di più fragile? Ma ci sono piccoli e semplici racconti su avventure e persone capaci di cose incredibili, storie di miracoli e mostri, che sono durati molto più a lungo di coloro che le hanno narrate, e alcune sono durate anche più a lungo delle terre in cui sono nate.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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*Neil Gaiman, ''Stardust'', traduzione di Maurizio Bertocci, Mondadori, Milano 2004. ISBN 8804547103
*Neil Gaiman, ''Nessun dove'', Fanucci editore, Aprile 2006. ISBN 8834711769
*Neil Gaiman, ''Cose fragili'', traduzione di Stefania Bertola, Mondadori, Milano 2014. ISBN 9788804643548
 
==Voci correlate==