Andrea Riccardi: differenze tra le versioni

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inserita citazione da Corriere della Sera su papa Francesco
ho provato a correggere l'errore del link
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*L'Europa si deve ripensare, aprendosi ai rifugiati. Non sono così tanti, non è una invasione. È una realtà di cui noi abbiamo bisogno e che viene ad arricchire la nostra stessa realtà. Non abbiamo fatto mai un ragionamento su questo: abbiamo considerato sempre l'immigrazione e i rifugiati un'emergenza che "in due mesi passa". Non c'è stata una preparazione in tal senso. Penso che ora bisogna fare veramente un ragionamento sul lungo periodo.<ref>Citato in ''[http://it.radiovaticana.va/news/2015/09/07/il_commento_di_andrea_riccardi_allappello_di_francesco/1170072 Papa, accogliere famiglie di profughi. Riccardi: non è invasione]'', ''RadioVaticana.va'', 7 settembre 2015.</ref>
*Occorre far emergere la volontà di pace e di bene che c'è nei popoli: non è inutile bussare, chiedere, protestare, invocare, perché la pace è sempre possibile. I popoli europei, nonostante le loro paure, hanno mostrato un volto piuttosto ospitale verso i rifugiati.<ref>Da ''[http://www.santegidio.org/pageID/7712/langID/it/text/1644/Intervento-di-Andrea-Riccardi.html Peace Meeting Tirana 2015], ''Santegidio.org'', 8 settembre 2015.</ref>
*Ieri ilIl Papa all’Angelus, dopo l’apertura del Sinodo, ha insistito: non «società-fortezza, ma società-famiglia, capaci di accogliere, con regole adeguate, ma accogliere, accogliere sempre, con amore». Si riferisce ai rifugiati o alla famiglia? Rivolge a tutti l’invito a entrare in un processo di apertura. <ref>Da ''[http://www.corriere.it/cronache/15_ottobre_05/gli-equivoci-francesco-teologia-che-non-divide-1260ec18-6b1d-11e5-9423-d78dd1862fd7.shtml]'', "Riccardi: Gli equivoci su Francesco e la teologia che non divide"]'', Corriere della Sera, 5 ottobre 2015
===Senza data===
*In realtà, le religioni sono una grande risorsa di pace. Creare una convivenza solida è difficile sotto tutte le latitudini, ma necessario. La certezza del diritto e la libertà ne costituiscono l'ossatura. Il dialogo accorcia l'estraneità.<ref>Da ''Dopo la Paura la Speranza'', ed. San Paolo, 2012, pp. 45-46.</ref>